BOLOGNA – “Costringere un’intera città a bloccarsi a 30 all’ora rischia di essere un danno per tutti, a partire da chi lavora, senza benefici proporzionali in termini di sicurezza e riduzione delle emissioni. Sono molto sorpreso che il Comune di Bologna motivi il provvedimento anche con la necessità di non coprire il cinguettio degli uccellini col frastuono dei veicoli. E mi sorprende che l’amministrazione mi rinfacci quanto fatto dal ministro precedente, Enrico Giovannini, che aveva auspicato l’adozione di zone 30”.
Così sui suoi canali social il vice premier e ministro dei trasporti, Matteo Salvini, che aggiunge: “Imporre il limite in tutto il comune (e non solo nelle zone più a rischio) tradisce lo spirito della norma. Ho chiesto al mio ministero tutte le verifiche possibili a tutela dei bolognesi, e sono pronto al confronto con l’amministrazione, auspicando buonsenso e concretezza”. E in un altro post, pubblicando anche un video esplicativo, Salvini rincara la dose scrivendo: “Sentire il “canto degli uccellini”. Ecco una delle giustificazioni che Comune e sindaco Pd hanno dato a lavoratori e cittadini bolognesi per costringerli ad andare a 30 all’ora in città. No, non siamo su Scherzi a Parte”.