“Abbiamo assistito a un’estate che ha visto oltre 158.000 ettari di habitat cancellati causando danni irreparabili a flora e fauna – si legge in una nota – Nonostante questo, le doppiette – grazie alla complicità, all’impunità e anche al presunto tornaconto elettorale delle regioni – torneranno ad uccidere di nuovo in una situazione drammatica per la biodiversità. Abbiamo rivolto appelli ovunque ma dai Ministeri – in particolare l’ex Ministero dell’Ambiente che di fatto non esiste più – solo un vergognoso silenzio. Devono essere ancora una volta le associazioni a ricordare allo Stato che la fauna selvatica è bene indisponibile dello Stato ai sensi dell’articolo 1 della legge 157 del 1992, e che l’attività venatoria è una mera concessione subordinata all’esigenza – quest’anno più che mai grave – di tutela? E’ necessario ripetere che la preapertura della stagione venatoria è possibile solo a determinate condizioni- presenza di un valido piano faunistico venatorio e parere dell’Ispra- condizioni spesso violate dalle regioni? Dobbiamo ricordare alle regioni che si spara ancora a specie le cui popolazioni sono in grave declino, come la Tortora, su cui il Ministero e l’ISPRA hanno chiesto uno stop e che l’Europa ci chiede di escludere, pena la possibile apertura di una procedura d’infrazione?”
L’Ente Nazionale Protezione Animali richiede dunque l’intervento del Presidente Mario Draghi per tutelare la fauna. “Presidente – afferma Carla Rocchi, Presidente nazionale Enpa – la preghiamo di portare l’Italia in Europa anche per quanto riguarda il prezioso patrimonio di vita degli animali selvatici, braccati, bruciati e uccisi e che oggi più che mai hanno bisogno di tutele”.
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