Il calore dell’acqua abbatte legionella e consumo di energia

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scambiatore calore

Il primo strumento è uno scambiatore di calore con centralina di regolazione, si recupera fino al 90%. E poi c’è il sistema antilegionella MDI.M

CERTALDO – A Certaldo, patria del Boccaccio, della narrativa italiana, della creatività nascono, primi e unici in Italia, sperimentati e certificati, due strumenti che usano il calore per abbattere definitivamente la legionella e per abbattere il consumo di energia nelle piscine, ma anche nelle lavanderie, recuperando fino al 90% dell’energia disponibile.

L’azienda che li ha progettati, sperimentati, realizzati si chiama Techno System, sede a Certaldo, fatturato di circa 4 milioni di euro, uno staff di 20 persone, mercato in Italia e all’estero, 40 anni di età compiuti il 26 maggio scorso, primo brevetto nel 1982, ma è dal 1983 che l’azienda progetta, produce, collauda e vende scambiatori di calore a piastre. Oggi realizza e installa oltre 2000 scambiatori all’anno. In settori diversi: l’industria alimentare per il trattamento termico di fluidi come latte, birra e succhi di frutta. Ed ancora, acqua calda sanitaria e riscaldamento piscine, teleriscaldamento, teleraffrescamento, condizionamento e prodotti personalizzati. Tra i risultati, realizzazioni e forniture come lo Juventus Village, grandi acciaierie in medio Oriente, Acquaworld, il primo parco italiano al coperto, ospedali come quello di Verona. E poi il Liberty Tower di Milano, l’Università Tor Vergata di Roma e tanti altri impianti in giro per il mondo.

Ora ci sono altre due soluzioni mirate e verificate. In primis un modulo completo di scambiatore di calore e centralina di regolazione per abbattere il consumo di energia nel recupero di calore da scarichi di liquidi caldi, soprattutto acqua. Ciò avviene sempre nelle piscine, nelle lavanderie soprattutto industriali e in tanti altri processi produttivi. Le piscine per esempio devono ricambiare dal 2,5% al 5% del loro volume di acqua per problemi igienici tutti i giorni. La temperatura dell’acqua è di solito di 28°C e quindi a questa temperatura nei volumi suddetti viene scaricata. Il reintegro viene effettuato con acqua fredda generalmente disponibile, nelle nostre zone, tra i 12 e i 14°C. Con il modulo prodotto da Techno System possiamo trasferire il calore dell’acqua calda di scarico all’acqua fredda di reintegro. Questo fa risparmiare fino al 90% dell’energia che servirebbe per riscaldare l’acqua fredda di reintegro fino a 26°C. Techno System ha sperimentato sul campo questo sistema nella piscina pubblica di Cascina (PI) ottenendo questi risultati: circa 10000 litri di acqua da reintegrare con un risparmio fino a 25 metri cubi di metano al giorno.

Questo sistema si può usare anche in altri tipi di scarichi caldi come lavanderie industriali, ecc. L’acqua calda deve essere buttata, ma se ne può recuperare il calore per riscaldare quella fredda in ingresso. Attualmente l’azienda ha presentato il brevetto ed il prodotto ovvero è “Patent pending”. “Non esiste in Italia un sistema così specificatamente studiato, sperimentato ed efficace per ottenere tali risultati – dice Carlo Boccacci, presidente consiglio amministrazione. L’utilizzo di questo modulo può essere anche in settori come le concerie, il settore alimentare, le cartiere e ovunque ci siano liquidi caldi che devono scaricati e reintegrati con altri freddi. E se riuscissimo già a fatturare un milione di euro per noi sarebbe un punto di partenza”.

Il sistema antilegionella, invece, è già registrato sul Portale del Ministero della Sanità come dispositivo medico (classe 1) con il bollino per la prevenzione delle malattie infettive. Tutte le verifiche e le sperimentazioni sono state portate avanti in una Rsa in zona Ausl Centro, in Toscana. I risultati hanno dimostrato che il batterio della legionella si può abbattere con il calore. “E’ il primo apparecchio di questo tipo che può fregiarsi del bollino del Ministero della Sanità – osserva Boccacci – E’ uno strumento flessibile e mirato che può evitare l’uso di agenti chimici come il cloro. In questo caso il primo interlocutore commerciale è chiaramente la sanità in cui auspichiamo un cambio di paradigma nell’affrontare il problema della legionella. Poi ci sono le residenze per anziani, tutti i luoghi di accoglienza alberghiero turistici e ricettivi in genere oltre agli impianti sportivi che devono essere sanificati. Per quanto riguarda la Rsa dove abbiamo fatto la sperimentazione abbiamo previsto la donazione dello strumento”.

Come funziona il sistema antilegionella? E’ dimostrato che il metodo migliore per eradicare la legionella dagli impianti di acqua calda sanitaria è senz’altro il calore che a 70°C può uccidere definitivamente il batterio. La legionella si può contrastare o anche uccidere con prodotti chimici come il cloro ecc. , che però possono creare altri problemi come la corrosione delle tubazioni o altri danni per chi quell’acqua magari la beve o ne viene a contatto. Il calore non ha queste controindicazioni. Il sistema messo a punto con degli scambiatori di calore, che conducono l’acqua alla giusta temperatura, dialoga con una centralina elettronica per la corretta gestione della temperatura dell’acqua in uscita che arriva all’impianto di distribuzione. La temperatura la si può alzare quanto si vuole e per quanto tempo è necessario. In sostanza il modulo è un produttore di acqua calda sanitaria regolato da un calendario interno per raggiungere gli obiettivi di temperature e tempi necessari per uccidere il batterio. Se il sistema non completa correttamente il ciclo, un allarme avverte del malfunzionamento. Alla fine di uno o più cicli, a seconda del tipo e dello stato dell’impianto la presenza di legionella dovrebbe essere nulla o comunque non superare i limiti di legge.