CBM in Niger per una società inclusiva

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Progetto Niger – crediti CISP (Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli)

Il Niger è uno degli stati più poveri del mondo, dove l’accesso alle strutture educative è quanto mai difficile. Lo testimoniano i dati sull’alfabetizzazione, i quali vedono solo il 28,7% della popolazione adulta con un livello di istruzione di base, percentuali che arrivano al 52,4% per i giovani uomini e 23,2% per le giovani donne. Per le persone con disabilità ricevere un’istruzione è quanto mai difficile. I motivi principali sono l’assenza di edifici idonei e il personale didattico non formato sui temi della disabilità e dell’inclusività. Una speranza è rappresentata dalle storie e testimonianze dei progetti di CBM, un’organizzazione umanitaria che si impegna per promuovere una società inclusiva in cui ogni individuo possa esprimere a pieno il proprio potenziale e godere dei suoi diritti. Il progetto che è previsto in Niger intende portare avanti questi valori.

La storia di CBM nella lotta alla povertà

CBM, acronimo di Christian Blind Mission, nasce nel 1908 con l’intento di includere e contribuire a una migliore della qualità della vita delle persone dei Paesi in via di sviluppo.

Nel 2020 ha realizzato 460 progetti in 48 Paesi, raggiungendo oltre 4 milioni di beneficiari in Asia, Africa e America Latina. Dal 2001 è attiva anche CBM Italia Onlus, un’organizzazione umanitaria impegnata nella prevenzione e cura della cecità evitabile e nell’inclusione delle persone con disabilità, oltre che nei medesimi Stati in cui opera CBM, in Italia.

La nuova campagna di CBM Italia Onlus si chiama “Break the Cycle” e nasce con l’intento di spezzare il ciclo che lega disabilità e povertà nei Paesi in via di Sviluppo. Sono previsti 26 progetti in 12 Stati di Africa, Asia e America Latina che hanno come tematiche la salute, l’educazione e l’inclusione sociale. Al centro ci sono le persone con disabilità e i loro diritti. Il progetto in Niger è uno di questi.

L’intervento di CBM in Niger

In Niger il CBM è impegnato nel progetto Intervento di miglioramento dell’accesso alle strutture educative nella regione di Diffa, realizzato con il cofinanziamento dell’AICS (Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo), coordinato dal CISP (Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli), capofila del progetto e in partnership con l’ONG locale Tchida. L’obiettivo è quello di migliorare la capacità di accoglienza delle scuole, in modo da aumentare il livello d’inclusione dei bambini con disabilità e ridurre l’impatto dell’abbandono scolastico.

Nell’ambito del progetto, CBM intende realizzare in 24 classi delle scuole identificate interventi di abbattimento delle barriere architettoniche in modo tale da favorire l’accesso agli studenti con disabilità. Importanti anche le attività di formazione, in primo luogo degli insegnanti: verranno formati da esperti in Educazione Inclusiva su metodologie pedagogiche inclusive.

Le attività di sensibilizzazione sono state programmate anche all’interno delle comunità locali presso i leader tradizionali e le autorità, con l’intento di promuovere best practices in tema di disabilità e Educazione Inclusiva. Saranno inoltre selezionate due organizzazioni umanitarie per essere accompagnate dal personale CBM all’interno di percorsi specifici come, ad esempio, quello di advocacy e dell’educazione inclusiva.

I risultati che si intendono conseguire con il progetto sono quelli di favorire i servizi di educazione inclusiva e l’inclusione sociale dei bambini con disabilità nel comune di Chetimari. Nell’ottica di promuovere una maggiore alfabetizzazione.