“Cibo Sovrano”, esce a settembre il libro di Maurizio Martina

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ROMA – “Lo sapete che nella primavera 2020 un litro di succo d’arancia è arrivato a costare più di un litro di petrolio? E che solo il due per cento dei futures agricoli si conclude davvero con la consegna del prodotto? E ancora, che le dieci più grandi aziende alimentari del mondo hanno entrate superiori a un miliardo al giorno e che nei primi dieci paesi agricoli esportatori globali ben 6, tra cui l’Italia, sono europei? Sapete che il 60% delle sementi è in mano a tre sole multinazionali? Che l’Africa rappresenta il ventiquattro per cento della superficie agricola mondiale ma solo il sei per cento del suo valore, che l’India è il principale produttore globale di latte e la Cina deve sfamare il diciotto per cento della popolazione della terra ma dispone solo del sette per cento delle superfici coltivabili?”. Così l’ex ministro delle politiche agricole Maurizio Martina (foto), autore del libro “Cibo Sovrano”.

Il volume è prenotabile da oggi su Amazon e sarà disponibile nelle librerie da metà settembre. “Ho cercato – spiega Martina – di raccontare cosa sta succedendo nel mondo sulle questioni alimentari, tra la crisi degli strumenti multilaterali e le nuove pulsioni nazionaliste, tanto più dopo quello che abbiamo vissuto con la drammatica emergenza pandemica. Dagli Stati Uniti alla Cina, dall’Europa alla Russia passando per l’India, il Brasile e in tutto il continente africano, sulla sovranità alimentare si gioca una delle partite più delicate del momento storico che stiamo vivendo a maggior ragione per la sua profonda connessione con l’emergenza climatica e ambientale”.

In questo scenario in profonda trasformazione, aggiunge Martina, “ho cercato anche di riflettere sull’Italia e sul nostro modello agricolo, alimentare e ambientale nel cuore del Mediterraneo, con la consapevolezza dei limiti che dobbiamo superare ma anche dei punti di forza da cui possiamo ripartire. Scrivere non è mai semplice, farlo in questo periodo lo è ancora meno. Ma spero tanto che questo testo possa essere un utile contributo per riflettere su ciò che sta accadendo e per recuperare uno sguardo d’insieme sul mondo, scegliendo la prospettiva da perseguire perché sia più equo e più giusto”.