Cinema in lutto per la morte di Libero Di Rienzo, il Bart di “Santa Maradona”

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Grazie a “Santa Maradona” riscosse fama e apprezzamenti e vinse il David di Donatello 2002 come miglior attore non protagonista

ROMA – Il mondo del cinema é in lutto per l’improvvisa scomparsa di Libero Di Rienzo. L’attore, 44 anni, é deceduto, stroncato presumibilmente da un infarto, nella sua casa romana. A fare la tragica scoperta é stato un amico, preoccupato perché non aveva sue notizie da qualche giorno. Sul posto, oltre ai sanitari del 118, sono subito intervenuti i Carabinieri della stazione Madonna del Riposo. Sono in corso indagini, coordinate dalla Procura di Roma, per accertare le cause del decesso.

Di Rienzo era nato a Napoli nel 1977, per poi trasferirsi a Roma all’età di due anni. Si appassionò alla recitazione seguendo il padre Fiore De Rienzo, aiuto regista di Citto Maselli, Recitò nei due film di Marco Ponti: Santa Maradona (2001), grazie al quale riscosse fama e apprezzamenti, e vinse il David di Donatello 2002 come miglior attore non protagonista, e A/R Andata + Ritorno (2004), in cui fu protagonista insieme a Vanessa Incontrada. Fu anche sceneggiatore, nonché regista e attore, nella pellicola Sangue – La morte non esiste, vincitore di alcuni premi cinematografici, tra cui il Ciak d’oro nel 2007

Lavorò anche in alcune produzioni televisive, tra cui il film tv Più leggero non basta (1998), regia di Elisabetta Lodoli, e le miniserie tv Nassiriya – Per non dimenticare (2007), e Aldo Moro – Il presidente (2008). Nel 2009 tornò sul grande schermo con il film Fortapàsc, film su Giancarlo Siani, giornalista de Il Mattino, ucciso nel 1985 dalla camorra. Nel 2011 recitò in La kryptonite nella borsa. Nel 2014 fu tra i protagonisti di Smetto quando voglio, sulla vicenda di una banda di giovani laureati che si improvvisano spacciatori: commedia a cui sono succeduti due sequel nel 2017 Smetto quando voglio – Masterclass e Smetto quando voglio – Ad honorem.