La disponibilità del viceministro Bellanova a redigere un nuovo testo di questo articolo permetterebbe, infatti, di: rafforzare la tutela degli utenti; irrobustire la funzione integrativa e complementare degli autoservizi pubblici non di linea rispetto al Trasporto pubblico locale con l’obiettivo di creare nuove opportunità per gli operatori; mantenere la distinzione tra taxi e Ncc rispetto all’utenza di riferimento; introdurre una disciplina specifica delle attività delle piattaforme elettroniche; rinforzare le misure di prevenzione e contrasto dell’esercizio abusivo, anche tramite l’attuazione del Registro nazionale degli operatori e l’introduzione di targhe professionali; garantire la formazione professionale degli autisti e promuovere lo svolgimento dell’attività in forma associativa o cooperativa.
CNA Fita Taxi, Confartigianato Taxi e Sna Casartigiani Taxi auspicano, pertanto, che arrivi al più presto una nuova convocazione dal Governo per dare seguito e concretezza alle aperture del viceministro Bellanova e per ridisegnare in maniera convinta il settore del trasporto pubblico non di linea.
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