“I rincari in bolletta registrati dalle nostre aziende sono del 300% – dice Pippo Glorioso, segretario provinciale della Cna di Palermo – L’inflazione alle stelle sta erodendo stipendi e pensioni portando sul lastrico ogni comparto, ogni imprenditore, ogni famiglia. Non possiamo reggere a questa ennesima batosta dopo due anni di pandemia, questa è una bomba sociale pronta a deflagrare, per non parlare del rischio di infiltrazione mafiosa nel sistema produttivo ed economico. Tante aziende sono già state costrette a chiudere, questa ulteriore durissima stangata porterà a chiudere altre aziende, altri artigiani, per non parlare delle famiglie e dei pensionati”.
La Cna di Palermo, già dall’inizio del mese di ottobre, ha organizzato assemblee nei territori con i sindaci e i comparti produttivi degli 82 comuni della provincia: incontri preparatori per la manifestazione di lunedì 7 novembre. Nelle altre province siciliane le Cna dei territori hanno già organizzato altre manifestazioni di piazza in previsione della manifestazione regionale di Palermo. Il 7 novembre la Cna non sarà sola, scenderà in piazza tutto il mondo datoriale: le imprese, l’industria, il commercio, l’agricoltura, ma anche i consumatori e i pensionati, con tutte le sigle sindacali.
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