Concorrenza, Cna: “Non bloccare il processo di liberalizzazione del mercato postale”

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ROMA – Dopo neanche 4 anni dal superamento del regime di esclusiva in favore di Poste Italiane nel campo dei servizi di notifica a mezzo posta degli atti giudiziari e delle violazioni al codice della strada, il processo di liberalizzazione di questo mercato è oggetto di un preoccupante percorso involutivo, per effetto delle misure introdotte dal Decreto Semplificazioni lo scorso anno.

Con riferimento alla piattaforma unica digitale per la notifica degli atti della Pubblica amministrazione, Poste Italiane è stata investita della integrale gestione della notifica a mezzo posta correlata al processo di notifica digitale. Di conseguenza, Poste sarà l’unico operatore abilitato alla spedizione cartacea dell’avviso di avvenuta ricezione e della consegna della copia cartacea dell’atto oggetto di notifica per i soggetti sprovvisti di Ped o di un servizio elettronico di recapito certificato qualificato.

Il riconoscimento, di fatto, di una nuova posizione di monopolio in capo a Poste si pone, tuttavia, in aperto contrasto con i principi di diritto nazionali ed europei, pregiudicando la tenuta delle imprese del settore. Tale scelta si risolve in un enorme danno per gli operatori postali privati dotati di licenza speciale che, a valle della liberalizzazione, hanno sostenuto ingenti investimenti, pagato lo scotto di una serie di lungaggini burocratiche e ora subito la beffa di una intollerabile inversione di marcia sul piano normativo.

CNA esprime forte preoccupazione rispetto alle modalità anticoncorrenziali individuate dal legislatore per l’inevitabile impatto che queste misure stanno producendo sia sulla libera concorrenza nel mercato, che sui livelli occupazionali dell’intero comparto postale. Sono in gioco, infatti, oltre 10mila posti di lavoro. Non è un caso, d’altra parte, che anche l’Autorità garante della concorrenza e del mercato (più comunemente nota come Antitrust) abbia segnalato sul punto riserve e criticità, auspicando, una revisione del Dl Semplificazioni, di modo da rimuovere ogni indebita discriminazione nei confronti degli operatori postali titolari di licenza. L’esame del Decreto Concorrenza rappresenta l’occasione per apportare le modifiche necessarie per evitare che siano letteralmente espulse dal mercato, per legge, tante realtà imprenditoriali.