Confagricoltura su Giornata Mondiale della Biodiversità 2019

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“Occorrono politiche agricole che favoriscano pratiche sostenibili e compatibili con la tutela della biodiversità”

Domani è la Giornata Mondiale della Biodiversità, istituita dall’Assemblea generale della Nazioni Unite per celebrare l’adozione della Convenzione sulla Diversità Biologica. Quest’anno il tema è l’agricoltura e il suo ruolo per la salvaguardia del paesaggio e dell’ambiente.

Confagricoltura evidenzia il ricco patrimonio di biodiversità che l’Italia vanta su numerosi fronti e il lavoro degli agricoltori quali principali garanti di queste risorse naturali.

La gestione del territorio, anche per le sollecitazioni dei cambiamenti climatici e di altre emergenze, sta cambiando in chiave sempre piu’ sostenibile, a tutela e conservazione di questo patrimonio.

Oltre il 90% della superficie UE è costituito da aree rurali, agricole e forestali abitate dal 56% della popolazione europea. Inoltre, quelle ad alto valore naturale si aggirano tra i 4 milioni ed i 6 milioni di ettari. Una quota rilevante dell’intera superficie agricola nazionale, concentrata soprattutto nelle regioni centro-meridionali e lungo le dorsali degli Appennini e delle Alpi, che rivestono un ruolo fondamentale come corridoi ecologici.

Negli ultimi anni l’implementazione dei siti Natura 2000 ha rappresentato in Europa un significativo contributo alla tutela della biodiversità.

In queste ampie aree del nostro territorio (praticamente 1/5 della superficie nazionale), operano tantissimi agricoltori che, con le loro attività economiche perfettamente inserite in questi contesti, contribuiscono con il loro impegno quotidiano alla conservazione della biodiversità.

“Preservare questo patrimonio significa gestirlo in modo lungimirante e non passivo – afferma il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti – Quindi occorrono politiche agricole che favoriscano pratiche sostenibili e compatibili con la tutela della biodiversità, ma che al contempo garantiscano anche stabilità di mercato e giusta remunerazione di tutte le fasi della filiera. In questa direzione ci possono aiutare la ricerca e l’innovazione tecnologica applicate ad un’agricoltura moderna, che valorizzi l’ambiente a vantaggio di tutta la comunità”.