Ma la vera “emergenza” riguarda il carrello della spesa con i manager della filiera alimentare che stimano un incremento medio dei prezzi superiore ai 3,5 punti percentuali. “Tra promozioni, ricerca di punti vendita e canali più convenienti e riduzione degli sprechi molti italiani fronteggeranno il carovita con un diffuso downgrading del carrello, soprattutto al Sud e nella lower class, segnando peraltro una nuova ancora più consistente divaricazione dei consumi rispetto ai ceti più abbienti” viene spiegato nel rapporto in cui si rileva che per contrastare l’ondata inflattiva, il 63% dei manager chiede una riduzione del cuneo fiscale (secondo il 71% dei manager) o una indicizzazione dei salari al costo della vita (47%) ma anche una riduzione selettiva dell’Iva (47%) magari sui beni sostenibili.
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