Conte: “Le conseguenze della marcia su Roma furono sottovalutate”

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ROMA – “28 ottobre 1922, 100 anni fa la Marcia su Roma ‘Il fascismo è spregiatore della libertà e della giustizia, oppressore dei deboli, servo dei forti’. Le parole di Ennio Flaiano, che 100 anni fa, ignaro 12enne, si trovò per caso sullo stesso treno che portava le squadracce fasciste verso Roma”. Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 stelle, ha aperto così il suo post Facebook sul centenario della marcia fascista su Roma.

“In quella ‘marcia’ del 1922 – ha sottolineato l’ex presidente del Consiglio – quello che stava succedendo fu sottovalutato da molti. Non perdiamo mai di vista che c’è una marcia che è e sarà sempre più forte di quella che fece precipitare il nostro Paese verso la dittatura, la fine delle libertà, l’orrore delle leggi razziali e della guerra. Una marcia per cui chi è venuto prima di noi ha sacrificato la sua vita. Una marcia che non dobbiamo mai interrompere: quella per l’affermazione completa e quotidiana dei diritti, dei principi e dei valori della nostra Costituzione. Non bisogna mai rallentare questo cammino, mai abbassare la guardia”.

“Solo così – ha concluso Conte – sarà possibile sradicare sul nascere qualsiasi seme di odio e intolleranza, di arroganza e di violenza del potere”.