Coronavirus, preghiera collettiva per la Festa di San Giuseppe

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recita rosario 19 marzo 2020

La Chiesa Cattolica ha invitato a recitare in casa il Rosario, simbolicamente uniti alla stessa ora, alle 21 di giovedì 19 marzo

ROMA – In questo momento di emergenza sanitaria, la Chiesa cattolica italiana promuove un momento di preghiera per tutto il Paese, invitando ogni famiglia, ogni fedele, ogni comunità religiosa a recitare in casa il Rosario (Misteri della luce), simbolicamente uniti alla stessa ora, alle 21 di giovedì 19 marzo, festa di San Giuseppe, custode della Santa famiglia.

Saranno contemplati i Misteri della Luce “per vivere questa preghiera come «vera introduzione alla profondità del Cuore di Cristo, abisso di gioia e di luce, di dolore e di gloria» (san Giovanni Paolo II). In realtà, è tutto il mistero di Cristo che è luce. Egli è «la luce del mondo» (Gv 8, 12) e noi vogliamo seguirlo, come discepoli, sapendo che chi lo segue «non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita».

Inoltre, durante la preghiera si propone di esporre alle finestre un piccolo drappo bianco o una candela accesa, segni della speranza e della luce della Fede.

TV2000 offrirà la possibilità di condividere la preghiera in diretta.

Nato dalla stirpe di Davide, di professione falegname, San Giuseppe fu lo sposo di Maria e il padre putativo di Gesù. Dedicò la sua esistenza al lavoro e alla famiglia, proteggendola da ogni pericolo e portandola fino in Egitto per sfuggire dalle persecuzioni di Erode. Il culto di san Giuseppe, nella Chiesa d’Oriente era praticato già attorno al IV secolo: intorno al VII secolo la chiesa ortodossa copta ricordava la sua morte il 20 luglio. In Italia e nell’Occidente iniziò in Italia nel Medioevo, grazie ad alcuni monaci benedettini nel 1030. San Giuseppe fu dichiarato patrono della Chiesa cattolica dal beato Pio IX l’8 dicembre 1870.