“Il regolatore dovrebbe pensare che il bene dei consumatori si fa garantendo agli operatori la capacità di continuare a investire per assicurare, come ha ricordato anche il sottosegretario Butti, una connettività di qualità. Con i prezzi così bassi determinati dall’eccesso di offerta e la domanda in costante crescita, questo in futuro non sarà più possibile. Si sostiene che l’elevata concorrenza e le tariffe basse favoriscano l’innovazione ma quello che vediamo è che in Giappone e Corea del Sud, dove i prezzi sono quattro, cinque volti più alti, sono anni luce avanti in termini di digitalizzazione del territorio. Se il governo interviene per migliorare il quadro delle telecomunicazioni, a beneficiarne nel medio periodo, saranno anche le imprese manifatturiere, sul piano della produttività e della competitività sui mercati globali”, ha aggiunto.
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