Csm, Anm: riforma fuori dalla Costituzione, toghe pronte allo sciopero

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ROMA – “Un sistema democratico ha bisogno di una magistratura libera e non impaurita. Spero ci sia ancora tempo per correggere le storture di questa riforma”. Lo dichiara il presidente dell’Anm Giuseppe Santalucia, avvertendo che sulla riforma di magistratura e Csm sulla quale maggioranza e governo cercano la quadra per una approvazione in aula alla Camera subito dopo Pasqua le toghe sono pronte a incrociare le braccia e scioperare.

“Siamo molto, molto preoccupati. Confidiamo che il Parlamento si accorga in tempo di quanto il ddl che stanno costruendo nelle riunioni di maggioranza e in commissione giustizia riporterà la magistratura al periodo pre-costituzionale”, dice a Repubblica Santalucia che ha già convocato lo stesso giorno previsto per l’approdo in aula della riforma Cartabia il parlamentino Anm “per far sentire l’allarme dei magistrati”.

“Dietro le parole d’ordine della meritocrazia e delle valutazioni di qualità – denuncia Santalucia – si nasconde la voglia di gerarchizzare tutti i magistrati, fare sentire loro il timore della soggezione ai capi e allo stesso Csm, che vedrà messa in pericolo la funzione di garanzia che la Costituzione gli assegna”. D’altra parte, a giudizio del presidente dell’Anm, “c’è più di un aspetto critico che fa oscillare la futura legge tra il pre-costituzionale e l’incostituzionalità piena”.