Delegazione italiana presso Assemblea parlamentare Nato a Sofia per sessione primaverile

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Lorenzo Cesa – foto Roberto Di Blasio

ROMA – La delegazione italiana presso l’Assemblea parlamentare della Nato, guidata dal Presidente Lorenzo Cesa e composta dai deputati Luciano Cantone, Paolo Formentini e Andrea Orsini (Vicepresidente), nonché dai senatori Michele Barcaiuolo, Stefano Borghesi, Alberto Losacco, Simona Malpezzi, Paolo Marcheschi, Fausto Orsomarso e Adriano Paroli, ha partecipato alla sessione primaverile dell’Assemblea, che si è svolta a Sofia dal 25 al 27 maggio. Al centro dei dibattiti la guerra di aggressione contro l’Ucraina, i rischi dell’influenza russa e cinese sui Balcani occidentali, i rapporti della Nato con la regione indopacifica e il sud globale, le sfide poste dall’intelligenza artificiale.

Nel corso della riunione della Commissione politica è intervenuto Formentini, che ha espresso rammarico per il fatto che non si riesca più a far apprezzare il modello occidentale soprattutto verso il sud globale, mentre sarebbe necessario sottolineare la differenza sul piano dei valori rispetto alle autocrazie. Si è poi soffermato sulla cooperazione tra Cina e Russia nel campo della disinformazione e sull’importanza dell’hub per il Sud della Nato che ha sede a Napoli. Il Presidente Cesa ha invece richiamato l’attenzione sul rapporto relativo alle sfide che la Nato si trova ad affrontare nell’anniversario dei suoi 75 anni, invitando a modificare il paragrafo che limita ai soli Paesi che investono in difesa il 2% del Pil la possibilità di ricoprire cariche nell’ambito del Segretariato Nato. Partendo dal presupposto che tutti gli Alleati faranno un passo in avanti nelle spese per la difesa, ha evidenziato che la previsione sarebbe ingiustificatamente penalizzante per quei Paesi, come l’Italia, che danno comunque un importante contributo in termini di uomini e mezzi. Infine, il Vicepresidente Orsini, nel corso della riunione della Commissione Difesa, si è soffermato sulle conseguenze strategiche delle dichiarazioni della Federazione russa che minacciavano di voler modificare le frontiere marittime nel Mar Baltico nonché sulle filiere di produzione dell’industria della difesa.

Durante la Sessione plenaria, il Presidente Cesa ha rivolto una domanda al SG Stoltenberg, in riferimento all’esistenza di iniziative o piani della Nato per il Fianco Sud, ricordando che l’Italia ha recentemente ospitato la riunione del Gruppo speciale Mediterraneo e Medioriente, alla quale hanno partecipato numerosi Paesi della Sponda Sud, dell’Africa e del Golfo. Stoltenberg ha ricordato le conclusioni del gruppo di esperti per il Sud, la presenza Nato in Iraq, i partenariati con Giordania, Mauritania e Tunisia, sottolineando che si può fare sicuramente di più potendo contare su maggiori risorse. A latere dei lavori della sessione, la Delegazione italiana ha incontrato le Delegazioni moldava e serba.