Di Battista: “Non dimentichiamo i profughi palestinesi che vivono nei campi libanesi”

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ROMA – “Del popolo palestinese pare non interessi più nulla a nessuno. Figuriamoci dei profughi palestinesi che vivono nei campi libanesi. Eppure c’è ancora chi non si volta dall’altra parte e prova a dargli una mano oltre che a denunciare il fatto che nei campi di Tiro, Sidone e Beirut si vive in condizioni inumane. Sono in Libano. Sono venuto con l’associazione di solidarietà con il popolo palestinese. Abbiamo portato aiuti (soprattutto beni di prima necessità e medicine) alle famiglie più povere dei campi oltre che materiale didattico per i bambini. Ho avuto l’opportunità di entrare in uno dei tanti inferni terrestri. Da tempo volevo approfondire la situazione nei campi profughi palestinesi (che ormai sono veri e propri quartieri, o meglio, ghetti) e scrivere un reportage”. Lo scrive su Facebook Alessandro Di Battista, ex parlamentare del Movimento 5 Stelle.

“In vita mia ne ho viste di situazioni drammatiche – aggiunge – Ho vissuto molto tempo nelle comunità guatemalteche, ho visitato le comunas a Medellin ed i bordos di San Pedro Sula. Ho lavorato anche nella Repubblica Democratica del Congo. Tuttavia è difficile trovare così tante violazioni dei diritti fondamentali come nei campi palestinesi in Libano. Qui i palestinesi sono poveri (alcuni davvero poverissimi), sono profughi, vivono lontano da casa loro, di fatto sono cittadini senza patria (la Palestina, ad oggi, è uno stato che non esiste, sotto occupazione, riconosciuto da pochissimi Paesi). Oltretutto oggi il Libano è un Paese instabile e, ancor di più dopo l’esplosione nel porto di Beirut, molto povero. Credo sia mio dovere documentare le tragedie del presente e scrivere. In fondo è uno dei modi che ho scelto per schierarmi dalla parte degli ultimi della terra”.