Donne protagoniste, la rivoluzione parte dai musei

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sfilata museo rodin

Crescono le quote rose: saranno tantissime le mostre al femminile, ma non risparmia nemmeno la moda, il cinema, la musica e lo sport come dimostra il crescente interesse per il calcio femminile

Mimose non ne voglio più: parafrasando la celebre canzone di Mina, è questo il mood per la giornata della donna nel 2020. Niente fiori o cioccolatini, ma pennelli, spartiti e palloni da calcio perché l’empowerment passa sempre più dalle discipline artistiche come pittura, cinema, musica e dallo sport, soprattutto il calcio. Nell’arte la rivoluzione parte da musei come il Baltimore Museum of Art che, racconta l’Observer, ha scelto di ospitare soltanto mostre al femminile nel corso di tutto l’anno e di ampliare le collezione con opere realizzate da donne, che attualmente rappresentano appena il 4% del totale. Il fenomeno non si limita all’arte, ma interessa la moda come si è visto sulle passerelle della Fashion Week parigina, il cinema con l’uscita di film che mettono al centro figure femminili come quello dedicato ad Harley Quinn e influenza persino i look sfoggiati sul red carpet come dimostrano Natalie Portman e Millie Bobby Brown. Nel mondo della musica è stata la giovanissima Billie Eilish a sbancare i Grammy Awards e anche il calcio femminile guadagna sempre più spettatori di anno in anno.

È quanto emerge da uno studio condotto da Espresso Communication per Luna Berlusconi su oltre 30 testate internazionali dedicate a lifestyle e tendenze nei campi dell’arte, dello sport e della musica. “Troppo a lungo le donne sono state apprezzate soltanto come muse, ma non come artiste – spiega la pittrice Luna Berlusconi – Camminando lungo i corridoi dei più importanti musei del mondo, non si può fare a meno di notare come i quadri firmati da donne si contino sulle dita di una mano. Oggi però, la situazione sta finalmente cambiando: stiamo guadagnando sempre più spazio, trovando il modo di esprimere le nostre emozioni e far sentire la nostra voce pennellata dopo pennellata. Non a caso nei miei quadri prediligo i soggetti femminili, celebro le donne e i loro corpi, esaltandoli in tutte le loro forme. L’emancipazione, infatti, passa anche dall’accettazione del proprio corpo e dalla sua valorizzazione; è un bene che gli standard di bellezza si stiano espandendo, uscendo dagli stereotipi della bellezza occidentale”.

L’ondata rosa nell’arte si estende ai più importanti musei europei: The Art Newspaper ha inserito tra le mostre imperdibili di quest’anno quella dedicata ad Artemisia Gentileschi che andrà in scena alla National Gallery di Londra e quella che ruota attorno alla figura di Marina Abramovic che sarà invece allestita presso la Royal Academy of Arts. Nemmeno l’Italia è sorda a questo nuovo trend e a Milano: sul finire dell’anno, si aprirà Le signore del Barocco, un’esposizione consacrata alle artiste Sofonisba Anguissola, Lavinia Fontana, Elisabetta Sirani e Fede Galizia, mentre a Venezia si celebrerà Lygia Clark, figura di spicco dell’avanguardia brasiliana. Il fenomeno riguarda poi la moda come si è visto sulle passerelle della Fashion Week parigina: secondo quanto riporta il francese Libération nella capitale d’Oltralpe è andata in scena quella che più che una sfilata ha rappresentato una vera e propria ode alle donne. All’interno del Musée Rodin, l’artista americana Judy Chicago ha realizzato The Female Divine, una grande struttura bianca a forma di utero che celava al suo interno una sorta di santuario ispirato al tema delle divinità femminili con grandi manifesti ricamati che ospitavano domande come “What if women ruled the world?”.

Anche nel cinema le quote rosa si fanno strada e i personaggi femminili acquistano sempre più rilevanza sul grande e sul piccolo schermo. Le donne non si limitano a fare da spalla ai colleghi, ma diventano protagoniste e padrone del proprio destino: significativo l’annuncio di una pellicola dedicata a Ms. Marvel e l’uscita del film Birds of Prey, che vede protagonista Margot Robbie nei panni di Harley Quinn; fra le serie tv, invece, meritano una menzione le donne di Game of Thrones, che nelle ultime stagioni hanno mostrato tutta la loro forza e indipendenza e le acclamate La fantastica signora Maisel e Fleabag.

Questo rinnovato potere femminile nella settima arte, si ripercuote anche sul red carpet tanto che ai recenti SAG Awards molte attrici hanno indossato look di ispirazione maschile. Come riporta l’Hollywood reporter a portare i pantaloni sul tappeto rosso sono state soprattutto le giovanissime come Millie Bobby Brown, che per l’occasione ha sfoggiato un outfit total white e le attrici del film C’era una volta a… Hollywood Margaret Qualley e Julia Butters: la prima si è fatta fotografare con un completo impreziosito da una camelia, mentre la seconda ha incantato con giacca e pantaloni scintillanti abbinati a camicia bianca e cravatta. Anche agli Oscar le donne si sono fatte notare: dal palco Brie Larson, Gal Gadot e Sigourney Weaver hanno lanciato un forte messaggio di empowerment al grido di “Tutte le donne sono supereroine”, mentre come riporta The Telegraph, Natalie Portman ha denunciato la mancanza di donne candidate al premio di Best Director indossando una mantello sul quale erano ricamati i nomi di otto registe.

Per quanto riguarda la musica, invece, le cantanti Billie Eilish e Lizzo hanno sbancato gli ultimi Grammy Awards aggiudicandosi rispettivamente 5 e 3 premi come racconta la BBC; inoltre, scrive The Times, crescono anche i musical con forti personaggi femminili. Spostandosi poi nell’universo della letteratura, nella top 20 dei migliori libri del 2019 pubblicata da CNN, 12 romanzi, oltre la metà di quelli in classifica, sono stati scritti da autrici. Infine, buone notizie arrivano anche dal mondo del calcio: come ricorda The Guardian, fino a soli dieci anni fa il calcio femminile era pressoché sconosciuto e questo sport considerato ad esclusivo appannaggio maschile, mentre oggi è in netta crescita.

Lo scorso anno la partita di Serie A Juventus-Fiorentina è stata vista da 343 mila spettatori e i quarti di finale della FIFA Women’s World Cup hanno registrato la cifra record di 885 mila spettatori medi. Inoltre, il successo dell’ultimo mondiale ha spinto la FIFA ad aumentare le squadre ammesse, passando da 24 a 32, come riporta ESPN. Non da ultimo, sull’edizione 2020 dell’amatissima raccolta di figurine dedicata al calcio, per la prima volta nella storia compaiono in copertina due donne: la capitana della nazionale azzurra Sara Gama e la ct, Milena Bertolini.