Draghi: “Non siamo d’accordo con il superbonus 110%”

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STRASBURGO – “Il nostro governo è nato come governo ecologico” ma “possiamo non essere d’accordo sul super bonus del 110% e non siamo d’accordo sulla validità di questo provvedimento” con il quale “il costo di efficientamento è più che triplicato, i prezzi degli investimenti sono più che tripli perchè toglie la trattativa sul prezzo” comunque, “le cose vanno avanti in Parlamento”. E’ quanto ha detto il premier Mario Draghi nella sua replica al Parlamento europeo di Strasburgo tornando sulla questione del superbonus. “Il nostro ministro dell’Ambiente è stato straordinario, ha fatto provvedimenti straordinari”, ha ribadito Draghi.

Cna esprime “sorpresa e delusione” per le valutazioni sul Superbonus 110% da parte del Presidente del Consiglio intervenendo in aula all’Europarlamento a Strasburgo. “La misura – sottolinea Cna – ha dimostrato di coniugare le esigenze di riqualificazione energetica degli immobili residenziali e di funzionare da volano per l’intero comparto delle costruzioni e della ripresa economica del Paese. Sorprende in particolare la continua messa in discussione degli incentivi all’edilizia che sono parte integrante della programmazione della politica economica approvata dal Governo e dal Parlamento attraverso il Def e la Legge di Bilancio. Si alimenta così un clima di incertezza, anche per le continue modifiche normative, che scoraggia la propensione agli investimenti, proprio mentre la congiuntura mostra preoccupanti segnali di debolezza”.

E ancora: “La necessaria azione di monitoraggio sulle misure non giustifica la prospettiva di archiviare a breve l’esperienza dell’incentivo. Piuttosto, da tempo la Confederazione di artigiani e piccole imprese sollecita l’avvio di un confronto con il Governo per definire un assetto organico del sistema degli incentivi all’edilizia, anche rivedendo l’entità dei benefici, in un quadro di certezze per i committenti e le imprese e di stabilità nel tempo che rappresentano le condizioni essenziali per l’efficacia delle misure”.

Per il professor Carlo Cottarelli, direttore dell’Osservatorio sui Conti Pubblici Italiani dell’Università Cattolica ed ex commissario per la revisione della spesa, “Draghi fa bene a criticare il bonus 110%. Se lo stato paga a piè di lista non si bada al costo, i prezzi si triplicano e il numero di case su cui si può intervenire scende. Gli errori si pagano ma qui li paghiamo noi con le nostre tasse”.