Equinozio di autunno 2018: significato, riti e tradizioni

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Equinozio di autunno 2018

Con l’Equinozio di autunno si lascia ufficialmente l’estate alle spalle. Riti, tradizioni e leggende di questo evento così ricco di significato

Domani, 23 settembre alle 3.54 (ora italiana), con il verificarsi dell’equinozio, l’estate lascerà ufficialmente il posto all’autunno. In ritardo di qualche ora rispetto alla data del 21 settembre, tradizionalmente associata al cambio di stagione, per un motivo preciso e più semplice di quanto si possa pensare.

L’equinozio (dal latino aequa-nox che significa letteralmente notte uguale)è il momento in cui i raggi del sole sono perpendicolari all’asse di rotazione terrestre e le ore di luce sono identiche a quelle di buio. Non cade però sempre nello stesso giorno perchè la Terra, per ruotare intorno al Sole, non impiega esattamente un anno ma 365 giorni e 6 ore. Proprio per questo  può verificarsi uno slittamento.

Riti e tradizioni

Sono tante le leggende e le tradizioni legate a questo evento, che ha affascinato i popoli di tutto il mondo fin dall’antichità.

In Grecia tutte le celebrazioni più importanti avvenivan proprio in questo periodo. Ad Atene si svolgevano le Tesmophorie, in onore della dea Demetra, protettrice dei campi e delle messi. A queste seguivano le Eleusine, riti che rievocavano la morte di Persefone, figlia di Elettra, ai quali era ammessa tutta la popolazione e che avevano lo scopo di celebrare l’eterno ritorno alla vita.

Per i Romani era il giorno in cui, nel 63 a.C., era nato l’imperatore Augusto, che per celebrare la ricorrenza fece costruire la più grande meridiana di Roma nel Campo Marzio.

Per i druidi l’equinozio d’autunno era chiamato Alban Elfed (Luce d’autunno) o Elued (Luce dell’acqua), nella mitologia celtica era legato alla figura di Mabon, il giovane dio della vegetazione: in ogni caso rappresentava l’interruzione dell’attività agricola in favore di un tempo di riposo, durante i quali fare i conti di quanto si era raccolto. Per la tradizione cristiana l’Equinozio di autunno è legato alla figura di San Michele, difensore della Luce, del bene contro il male, della speranza di un avvenire migliore.

Il significato dell’Equinozio di autunno

L’Equinozio d’autunno rappresenta pertanto un momento di passaggio, un tempo per meditare, per rivolgersi all’interno. La morte, da quella di Persefone a quella della Natura,a quella del male, va intesa come presupposto necessario per una rinascita. Si spegne un qualcosa ma contemporaneamente cresce tutto ciò che è dentro di noi e che ci serve per attraversare il buio, per aprirsi a un nuovo ciclo e affrontare la prossima stagione della vita più vigorosi che mai. Si lasciare andare tutto ciò che ha compiuto il proprio ciclo e che non ci fa  più stare bene per arrivare a qualcos’altro che dovrà arrivare. É questa la lezione dell’autunno.