Euro&Promos, superati i 5.000 occupati nel settore dei servizi

549

Euro&PromosUDINE – Euro&Promos FM, la società di Udine che negli ultimi anni si è conquistata un posto di primo piano a livello nazionale nel mondo dei servizi (pulizia, movimentazione, logistica, energia, servizi culturali e assistenza socio sanitaria), ha chiuso il bilancio 2015 a quota 96 milioni e seicentomila euro, +13,6% rispetto all’esercizio precedente, con 4 milioni di utile post imposte, raddoppiato rispetto al 2014. Questi i dati che saranno presentati e discussi nella prossima assemblea di Euro&Promos.

Il trend positivo riguarda anche il numero di occupati: se nel 2014 erano 4.700, oggi hanno superato quota 5.000, +6,9%, per la maggior parte assunti a tempo indeterminato con contratto Multiservizi.

«Questi numeri confermano che la nostra è una realtà solida e sana, capace di operare nel suo settore di riferimento con una visione d’impresa – ha commentato il presidente di Euro&Promos, Sergio Emidio Bini – Il che significa ampliare la gamma di servizi offerti e personalizzarli sul cliente, per poter tenere il passo con l’evoluzione del mercato. E poi essere sempre attenti alla qualità a tutto campo, offrendo servizi d’eccellenza, adottando tecnologie all’avanguardia e formando professionalità richieste dal mondo del lavoro. Nel 2015 il nostro investimento in formazione ha sfiorato il milione di euro. Un approccio che ci ha consentito di crescere, e che ha ricadute positive sul territorio: perché un’industria avanzata è possibile solo se supportata da servizi avanzati, e perché una realtà come la nostra crea lavoro».

Sotto l’aspetto occupazionale Euro&Promos è infatti passata dai 2.000 dipendenti del 2007 (anno in cui la società nacque dalla fusione di Eurocoop e Promos San Giacomo) ai 5.000 di oggi, che raggiungono i 6.000 se si considerano anche le altre società del Gruppo. Un migliaio sono i dipendenti in Friuli Venezia Giulia, ma in questi anni Euro&Promos si è conquistata un ruolo di primo piano a livello nazionale, e oggi opera in quasi tutte le regioni italiane con otto sedi decentrate oltre a quella di Udine.

«Essere un grosso player è la chiave per rimanere su un mercato molto cambiato negli anni post crisi – sottolinea Bini – Solo le realtà grandi e strutturate hanno le capacità gestionali richieste da sempre più gare. La capacità di presidiare tutto il territorio nazionale rende possibili alleanze e partnership».