“Lo Stato non può, in verità, riconoscere un “diritto al suicidio” in quanto contrario alla sua stessa ragion d’essere. Ma oggi si cerca di capovolgere questa prospettiva e lo si fa barando. Siamo a 11 anni dalla promulgazione della legge 38 sulle cure palliative ma manca una reale diffusione ed applicazione della legge. Questo è grave e per questo occorrerebbe attivarsi con urgenza”, ha aggiunto il portavoce Jacopo Coghe. “Siamo pronti a lanciare la nostra campagna informativa sul tema dell’eutanasia, mobilitando associazioni, politici e semplici cittadini per contrastare questa deriva di morte via referendum”, ha concluso la nota.
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