“Fai bei suoni”, rassegna musicale a Fiumicino: ecco quando

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locandina fai bei suoniFIUMICINO – Terza settimana di programmazione della rassegna dei concerti estivi Fai bei suoni al Museo del Saxofono di Fiumicino. Sabato 10 luglio alle ore 21:30 è di scena il Fraternali Quartet con The Music of Virgilio Fraternali, un progetto dalle origini lontane, nel tempo e nei luoghi, ispirato al grande compositore e ricercatore ungherese Bela Bartok. Domenica 11 luglio il Museo ospita il concerto del vincitore assoluto del SaxContest R30, Salvatore Alessandro Miceli, accompagnato in duo dalla pianista Susanna Pagano. Il concerto di sabato 10 si svolgerà nel giardino esterno del Museo mentre quello di domenica 11 all’interno della sala principale del museo. Entrambi gli spettacoli saranno preceduti da un’apericena (opzionale) di intrattenimento. Gli eventi saranno gestiti ed organizzati nel pieno rispetto di tutte le normative anti-covid 19. L’ingresso prevede la prenotazione obbligatoria con prevendita sul sito liveticket o chiamando i numeri 06.61697862 – 347.5374953.

Sono gli inizi del ‘900 quando il compositore magiaro, armato di registratore a nastro, si avventura nell’impresa di immortalare le musiche dei contadini della sua terra; le autentiche musiche popolari ungheresi dalla inusuale figurazione ritmica. Diversi decenni dopo, è Virgilio Fraternali a compiere lo stesso viaggio. È il 1980, quando il poliedrico e geniale trombonista romano rimane folgorato dalla naturalezza con cui i contadini padroneggiano la complessità di queste figure ritmiche. Al ritorno dalla sua lunga visita in terra ungherese, a stretto contatto con questa insolita realtà musicale, inizia a scrivere nuova musica. Brani complessi, fascinosi, che sono una sintesi fra questa sua rinnovata consapevolezza musicale e la sua decennale esperienza nel jazz, nel rock, nella musica classica, nelle orchestre televisive e cinematografiche. Il culmine di questo cammino è una registrazione datata 1982. Registrazione che, purtroppo, non troverà mai il giusto spazio nel mercato discografico. Ed è proprio nel 2018, alcuni mesi dopo la sua dipartita, che il fratello Alessandro, decide di omaggiare Virgilio, dando il giusto lustro alla poetica e alla genialità di questo materiale rimasto ingiustamente inedito.

“Alex” raduna alcuni dei suoi musicisti più fidati e con essi comincia un’opera complessa di adattamento di questa musica, adeguandola a canoni più contemporanei. I brani vengono modificati, influenzati da una nuova sensibilità artistica, resi più fruibili senza mai snaturarli, ne privarli di quell’anima e quell’estro che li avevano resi così unici e così significativi. La scelta ricade su una formazione atipica, come atipiche e fuori gli schemi erano sempre state le scelte artistiche di Virgilio. Un organ quartet di matrice tipicamente soul-jazz, pronto a legare, con un filo invisibile, l’occidente americano con l’oriente europeo, la musica dei contadini schiavi americani alla musica dei contadini ungheresi. Nel progetto, ad affiancare Alessandro Fraternali alla chitarra, Alessandro Tomei al saxofono, Francesco Lo Giudice all’organo e Federico Orfanò alla batteria.

Alessandro Fraternali, iniziato alla musica ed al jazz dal fratello Virgilio a 10 anni comincia lo studio della chitarra che lo porterà, già nei primi anni ‘80, ad esibirsi assiduamente nei club più celebri della capitale. Chitarrista dal fraseggio agile ed articolato, di chiara matrice bop, ispirato da artisti come Pat Martino, George Benson e Tal Farlow, diventa ben presto un chitarrista di riferimento del circuito romano, dove si esibisce da ormai più di trent’anni con diverse formazioni. Nel tempo collabora con molti musicisti come Maurizio Urbani, Aldo Josue, Alessandro Tomei, Pasquale Innarella, Toni Formichella, Francesco Puglisi, Marco Guidolotti, Karri Luthala, Steve Mariani e suona con musicisti come David Boato, Genzo Okabe, Pietro Valente e il famoso pianista giapponese Makoto Kuriya.

Alessandro Tomei sulla scena jazz dal 1996, vanta un’intensa attività concertistica internazionale che lo ha portato a collaborare con i massimi esponenti del jazz italiano e internazionale come Benny Golson, Fabrizio Bosso, Enrico Rava, Paolo Fresu, Roberto Gatto, Enrico Pieranunzi, Tullio De Piscopo, Maurizio Giammarco. Ha diverse registrazioni al suo attivo, sia come leader che come guest. Molto presente anche in ambito teatrale, ha preso parte a tour con Gigi Proietti, Gianluca Guidi (Aggiungi un posto a tavola), Christian de Sica (Un Americano a Parigi), Giampiero Ingrassia e Rodolfo Laganà (Full Monty), Massimo Ghini, Carla Fracci (Signora Stone). Collabora con le orchestre di numerose trasmissioni televisive (Sanremo, Domenica in, Panariello sotto l’albero, Ciak si canta, I Raccomandati, Amici). In ambito pop incide in studio e suona live con numerosi artisti italiani tra i quali Claudio Baglioni, Noemi, Ennio Morricone, Mario Biondi, Giorgia, Ornella Vanoni, Gino Paoli, Fabio Concato arrivando a registrare nel 2008 nei prestigiosi studi “Abbey Road” di Londra per la cantante Kate Robbins.

Francesco Lo Giudice Organista Hammond, si esibisce da anni in club e festival, sia in Italia
che all’estero. Ha calcato i palchi di locali storici quali l’Alexanderplatz di Roma, la Cantina Bentivoglio di Bologna, il Capolinea 8 di Torino, i Kensington Roof Gardens di Londra, esibendosi anche in festival quali il Trasimeno Blues Festival, il Vittoria Jazz Festival, il Monfrà Jazz Fest. Allievo del leggendario organista Joey DeFrancesco, all’attività concertistica affianca una collaborazione come dimostratore di organi digitali per l’azienda Viscount, esibendosi in diverse fiere musicali internazionali come il NAMM Music Show di Los Angeles (dal 2017) e il MusikMesse di Francoforte (dal 2013). Ha avuto modo di esibirsi con artisti di fama internazionale, quali Carlo Atti, Joe Magnarelli, Byron Landham e John Webber, con cui da alcuni anni suona stabilmente nel John Webber Trio.

Federico Orfanò batterista eclettico coltiva la sua passione di batterista già dall’età di 11 anni, sotto la guida del M° Massimiliano de Lucia, laureato in batteria jazz, presso il conservatorio “L. Refice” di Frosinone. Ha frequentato corsi di specializzazione con Derek Wilson, Ettore Fioravanti, Giampaolo Ascolese e Marco Valeri, Dave Weckl, Ian Paice, Jonny Rabb, Benny Greb, Gavin Harrison, Roberto Gatto, Colin Stranahan e Dana Hawkins. Come batterista è impegnato in diverse formazioni pop/funky/jazz e stabile con i “Sounds Good” con il progetto “Past is best”, con Francesco Caruso “Gli Inioranti” e Michele Villari Quartet.
Ha avuto modo di esibirsi con artisti di fama internazionale Aldo Bassi, Francesco Fratini, Jacopo Ferrazza, Andrea Gomellini e Aldo Perris.