Cultura

Festa dei lavoratori, in archivi Camera le pagine che celebrano il primo maggio ritrovato

ROMA – Gli archivi della Camera dei deputati conservano anche alcune pagine che celebrano il ritorno della festa del primo Maggio, dopo lo spostamento al 21 aprile operato nel ventennio. Il Fondo “Carte sulla Resistenza”, presso la Biblioteca della Camera dei deputati “Nilde Iotti”, porta infatti le testimonianze di quel 1° maggio 1945, prima volta della ritrovata data di festa, in alcuni giornali e periodici fino ad allora stampati e distribuiti in clandestinità.

Si tratta di un numero de “La Riscossa”, giornale antifascista marchigiano stampato nella zona di Fabriano, che ebbe tra i suoi promotori il deputato costituente e parlamentare socialista Oreste Bonomelli, e de “la Stella Alpina”, organo ufficiale del Comando del raggruppamento garibaldino del Sesia, Cusio, Ossola e Verbano, diretto da Cino Moscatelli, anch’egli futuro deputato costituente e poi senatore e deputato della Repubblica.

La data del primo Maggio fu scelta in ricordo delle vittime della mobilitazione americana per le otto ore lavorative del 1° maggio 1886. In Italia, la ricorrenza tornò a celebrarsi all’indomani della Liberazione, dal momento che, durante il ventennio fascista, la festività era stata anticipata al 21 aprile, in coincidenza con il Natale di Roma. Dal 1949 la festa del Lavoro divenne ufficialmente festività civile. Il 1º maggio 1955 papa Pio XII istituì per la Chiesa cattolica la festa di San Giuseppe Lavoratore, perché tale data potesse essere condivisa a pieno titolo anche dai lavoratori cattolici.

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Redazione L'Opinionista

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