La Confederazione ricorda che la filosofia che ha portato all’introduzione degli ISA era il passaggio dal sistema di accertamento degli studi di settore a uno strumento finalizzato a offrire benefici alle imprese fiscalmente fedeli. Tuttavia l’applicazione degli Indici di affidabilità fiscale sta rivelando molte criticità. Dai primi dati che arrivano dal territorio emerge un’ampia percentuale di imprese, in alcune province anche superiore al 10%, che si trovano con una valutazione inferiore a sei mentre l’anno scorso con gli Studi di settore mostravano ricavi congrui.
Pertanto una valutazione che li espone all’accertamento sulla base di presunzioni. CNA ritiene che moltissimi di questi casi siano errori nella valutazione degli ISA e sollecita una approfondita rivisitazione del sistema di attribuzione dei punteggi.
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