Gassmann a Venezia per “Il silenzio grande”: “Sarò meno pop”

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VENEZIA – Uno scrittore egocentrico chiuso nel suo studio e nei suoi libri che ama forse più dei familiari, una moglie piuttosto invisibile, due figli adolescenti che aspettano attenzioni e approvazione: è il quadretto familiare del Silenzio Grande, il film di Alessandro Gassmann alle Giornate degli Autori a Venezia 78 con un cast importante con Massimiliano Gallo, Margherita Buy e Marina Confalone, affiancati da due giovani emergenti Antonia Fotaras ed Emanuele Linfatti. La storia del film è tratta dall’omonima pièce teatrale di Maurizio de Giovanni, che firma anche la sceneggiatura insieme ad Andrea Ozza e lo stesso Gassmann e che Gassmann aveva già diretto a teatro.

Al centro della storia ci sono i silenzi che giorno dopo giorno creano un distacco così grande che è impossibile da recuperare. La storia è ambientata negli anni ’60 a Napoli praticamente tutta dentro una grande villa, Villa Primic, un tempo lussuosa e ora malmessa, che ora la signora Rose (Buy) mette in vendita d’accordo con i figli Massimiliano e Adele e in contrasto con il marito Valerio (Gallo), che scoprirà di non aver mai davvero conosciuto la sua famiglia, mentre la governante (Confalone) sembra essere l’unica con cui comunica.

Gassmann si è ritagliato un piccolo ruolo, una pubblicità stile pasta del capitano: “Io amo il silenzio, in pubblico parlo tanto ma a me – svela l’attore e regista – i silenzi mi piacciono, solo due persone erano più silenziose: mio padre ed Erri De Luca”.

‘Il Silenzio Grande’, prodotto da Paco Cinematografica in collaborazione con Vision Distribution, Amazon Prime Video, SKY e Rai Cinema, sarà distribuito da Vision Distribution a partire dal 16 settembre. “Il lockdown mi ha dato tanto tempo per riflettere, anche su me stesso, per me ha determinato una ripartenza: non rinnego nulla del mio passato, ho fatto tantissima commedia, film drammatici, ma ora mi sembra di conoscermi meglio, ho 56 anni e vorrei seguire quello che amo nella vita molto più di prima. Sarò meno pop e spero che questo film sia un buon passaggio per dimostrare di saper fare bene anche la regia”.