Giorno della Memoria, Mattarella: ‘Ricordare è un dovere di civiltà’

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ROMA – Il 27 gennaio di ogni anno si celebra in tutto il mondo il Giorno della Memoria: viene ricordato il 27 gennaio 1945 quando le truppe sovietiche dell’Armata Rossa arrivarono ad Auschwitz svelando al mondo l’orrore del campo di concentramento, uno dei luoghi del genocidio nazista, liberandone i pochi superstiti. Alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al Palazzo del Quirinale, si sono tenute le celebrazioni ufficiali della Giornata. Presenti anche il premier dimissionario, Giuseppe Conte, la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, la Presidente dell’Ucei (Unione delle Comunità Ebraiche Italiane), Noemi Di Segni, e Sami Modiano, sopravvissuto all’Olocausto.

La cerimonia al Palazzo del Quirinale è stata preceduta dalla premiazione delle scuole che si sono distinte nel concorso ‘I giovani ricordano la Shoah’, giunto alla sua 19esima edizione e promosso annualmente dal Ministero dell’Istruzione sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, con la collaborazione dell’Ucei. “Ci accostiamo al tema della memoria con commozione e turbamento, con dubbi e interrogativi irrisolti” perchè l’olocausto rappresenta un paradosso, “uomini contro l’umanità”. “Ricordare esprime un dovere di civiltà”, ha detto Mattarella.

“La costituzione ha cancellato le ignominie della dittatura ma non intende dimenticarle: per questo la memoria è un fondamento della Costituzione, contro l’arbitrio e la sopraffazione. E’ un sentimento civile energico e impegnativo”, ha aggiunto il capo dello stato. Auschwitz rappresenta “un tragico paradosso: si tratta della costruzione più disumana mai concepita dall’uomo, uomini contro l’umanità: una spaventosa fabbrica di morte”.