WINDTRE, ha raccontato Gonella, ha deciso di costruire “un progetto di rientro basato sulle esigenze delle persone, realizzando una survey che ha messo in luce il desiderio di estendere il lavoro da remoto anche oltre la fase pandemica, senza vincoli o percentuali fissate ex ante dall’impresa. Alla luce di questi risultati, il modello di smart working dell’azienda non si fonda sul concetto del «quanto», ma sul «perché» ritrovarsi fisicamente in ufficio. Il progetto, oggetto di un innovativo accordo sindacale – ha spiegato il manager – è stato successivamente integrato con l’adozione di nuovi strumenti tecnologici a supporto del lavoro agile, con attività di formazione e con l’istituzione della «We-etiquette», una carta di buoni comportamenti per collaborare a distanza in modo efficace. È inoltre importante sottolineare come il modello di smart working si inserisca in una cornice di cambiamento culturale più ampia, in linea con il purpose aziendale «Esistiamo per eliminare qualsiasi distanza tra le persone» e con i valori di inclusione, coraggio, responsabilità e fiducia”, ha concluso Sergio Gonella.
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