I livelli di partecipazione agli spettacoli cinematografici sono più alti della media nazionale nelle regioni del Centro

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Cinema filmROMA – I livelli di partecipazione agli spettacoli cinematografici – si legge nel report “Cittadini e cinema” dell’Istat – sono più alti della media nazionale nelle regioni del Centro (54,5% contro 49,6%); seguono le regioni del Nord-ovest (50,4%) e del Nord-est (49,8%), con valori intorno alla media e infine quelle del Sud (46,8%) e delle Isole (44,6%), con valori sotto la media nazionale.

Considerando l’ampiezza demografica del Comune di residenza, la frequentazione del cinema è maggiore nei Comuni centro dell’area metropolitana (58,5%) e nelle Periferie dell’area metropolitana (55,9%) che possono contare, rispetto ai comuni più piccoli, su una maggiore offerta di sale cinematografiche.

Quanto detto si osserva in tutte le macro-aree del Paese, specialmente al Centro dove il tasso di frequentazione raggiunge nei Comuni centro dell’area metropolitana una quota pari al 65,2%. La regione che presenta la quota maggiore di spettatori nell’ultimo anno è il Lazio (59,5%), seguita da Emilia-Romagna e Abruzzo (52,3%) e Lombardia (51,1). Andare al cinema è un’abitudine meno diffusa nella Provincia autonoma di Trento (43,6%), in Valle d’Aosta (42,0), Calabria (40,0%), Molise (39,4%) e Sardegna (38,6%).

Riguardo alla frequenza con cui ci si reca al cinema, nella maggior parte delle regioni del Sud e delle Isole la fruizione di spettacoli cinematografici è prevalentemente di tipo saltuario (da 1 a 3 volte in un anno) soprattutto in Calabria dove il 6,5% delle persone va al cinema da 4 a 6 volte all’anno e solo il 2,5% 7 o più volte. Al contrario, le regioni in cui si va al cinema con maggiore frequenza (4 volte o più all’anno) sono il Lazio, l’Emilia Romagna e la Toscana.