Alla luce dei tassi di mercato coi quali sono stati collocati i finanziamenti durante gli ultimi quattro anni, lo stock dei mutui circolanti è in buona parte composta da finanziamenti a tasso fisso, il che presuppone un minor rischio sia in capo alle famiglie che in capo agli istituti eroganti. La tendenza sembra però volta a terminare con i prossimi mesi in quanto il repentino innalzamento dei tassi di interesse registrato negli ultimi mesi sembra aver spostato la scelta della tipologia di tasso sui prodotti più convenienti ma anche più rischiosi come per esempio il tasso variabile.
La crescita delle consistenze, in corso da settembre 2015, molto probabilmente proseguirà anche in virtù della maggiore incidenza dei nuovi contratti erogati rispetto alle operazioni di sostituzione e surroga. Nel primo trimestre 2022 hanno rappresentato rispettivamente il 93,7% le operazioni di acquisto e il 6,3% le operazioni di sostituzione e surroga.
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