Il documentario “Preghiera” con Michele Placido vince lo “Special Award” in Turchia

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Davide Cavuti e Michele Placido

IZMIT – Al documentario “Preghiera”, diretto dal compositore e regista Davide Cavuti, è stata assegnata la menzione speciale “Nicomedia Mention Award” al Festival del Cinema di Izmit in Turchia: il Festival di Izmit ha una sezione dedicata interamente a documentari, fiction o animazioni che abbiano come tema il terremoto. Una sezione voluta dagli organizzatori, la Municipalità di Izmit con il sindaco Nezvat Dogan e l’associazione culturale Art Nicomedia, per commemorare il tragico terremoto che il 17 agosto del 1999 ha colpito la città facendo circa 17 mila vittime.

La premiazione ha avuto luogo il 17 agosto negli spazi del Museo del terremoto di Izmit, recentemente inaugurato. La giuria internazionale composta da esperti di varie nazioni e presieduta dall’attore e regista inglese Roger Worrod (Chairman of the Jury) ha assegnato la menzione speciale al documentario di Davide Cavuti “per la forza narrativa dei testi”.

Il documentario di Cavuti è nato con lo scopo di tenere accesa la luce sul drammatico evento del 2009 a L’Aquila e sul sisma del centro Italia del 2016.

Dopo la presentazione in anteprima assoluta alla 74ª “Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia”, la partecipazione in “Selezione ufficiale” al prestigioso “Italian Contemporary Film Festival” di Toronto in Canada (selezione ufficiale), il “Premio Happy Child” alla regia, arriva un altro importante riconoscimento per “Preghiera” progetto cinematografico scritto e diretto da Davide Cavuti e prodotto da “MuTeArt Film” e interamente dedicato alle popolazioni colpite dal sisma dell’Aquila (2009) e del centro Italia (2016).

I protagonisti sono gli attori Michele Placido, Lino Guanciale, Edoardo Siravo e le voci di Paola Gassman e Ugo Pagliai: il documentario nasce con lo scopo di mantenere accesa la luce sul drammatico evento dell’Aquila e sul recente sisma del centro Italia.

Il riconoscimento è stato assegnato dal Film Festival che si tiene a Izmit, città che fu duramente colpita proprio da un devastante sisma il 17 agosto del 1999:  le regioni del nordest della Turchia, non lontane da Istanbul, furono scosse per 37 secondi da un terremoto di magnitudo 7,6 della scala Richter e in quell’occasione morirono più di 17 mila persone: la città di Izmit, un tempo nota come Nicomedia, venne ferita in modo gravissimo, interi edifici furono rasi al suolo. L’epicentro fu localizzato tra Izmit e Bursa, circa 100 km a est di Istanbul, dove si incendiò una raffineria di petrolio. Il numero di feriti fu molto elevato non solo a Golcuk, ma anche nelle città di Derince e Darica, entrambe ad ovest di Izmit. Anche il grosso centro di Adapazari, a nord est del lago di Sapanca, fu colpito seriamente dal sisma.

Il film-docu “Preghiera” è tratto dal progetto editoriale e discografico “Vitae” (il cui ricavato è destinato alla ricostruzione dell’Aquila e di Amatrice) che contiene brani originali firmati da Davide Cavuti e interpretati da Luca Argentero, Alessandro Haber, Giorgio Pasotti, Violante Placido, Caterina Vertova e molti altri personaggi del mondo del cinema e del teatro; nell’album sono presenti anche le voci di due grandi compianti maestri del palcoscenico italiano Giorgio Albertazzi (interprete di un testo sui “Desaparecidos”) e Arnoldo Foà (interprete del brano “Lettera ad Antonio” in ricordo di Antonio Russo, giornalista francavillese di Radio Radicale ucciso in Cecenia). Il cd è acquistabile presso il “Teatro dei 99” dell’Aquila, coordinatore della pubblicazione del prestigioso cofanetto e della distribuzione.

Cavuti ha così commentato la produzione di “Vitae”, che ha ispirato la realizzazione del documentario “Preghiera”: Sono felice che Preghiera abbia ricevuto un riconoscimento internazionale nella città di Izmit dove nel 1999 ci fu un tremendo evento sismico: spero che anche grazie a questo mio lavoro dedicato a L’Aquila e ai luoghi del centro Italia, si possa tenere ancora accesa la luce sui luoghi colpiti da questa tragedia. Sono molto legato a L’Aquila, città dove ho studiato e dove mi sono laureato e anche agli altri territori a noi vicini del Centro Italia a cui sono destinati interamente i proventi delle vendite del disco “Vitae: mi auguro che il pubblico riconosca in questo lavoro un piccolo gesto d’amore da parte di ognuna delle voci che pazientemente ho raccolto in questi anni”.

«A quel tempo risale l’origine della convinzione popolare che, se l’umanità una buona volta dovrà rimetterci la pelle, non sarà in un terremoto o in una guerra, ma in un dopo-terremoto o in un dopo-guerra»: le parole scritte da Ignazio Silone dopo il terremoto del 1915 che devastò la Marsica sono state interpretate da Lino Guanciale e invitano ad una riflessione più ampia sui temi della ricostruzione che avviene da anni a L’Aquila e negli altri luoghi colpite dalla tragedia.

Quando Davide Cavuti mi ha chiesto di registrare un suo testo originale per “Vitae” – ha dichiarato l’attore e regista Michele Placido – ho accettato senza esitazione perché questa significativa impresa discografico-letteraria servirà a contribuire alla ricostruzione de L’Aquila, una città a cui mi sento assai vicino perché l’ho conosciuta nei suoi momenti migliori e peggiori, e alle altre zone colpite dal recente sisma. È quindi un privilegio per me poter contribuire ad una causa che ho a cuore e ringrazio Davide Cavuti di avermi coinvolto insieme a tanti illustri colleghi che hanno collaborato alla realizzazione di “Vitae”, garanzia di qualità  per il risultato finale”.