Inps: entro il 2026 nel ‘cloud’ il 75% delle applicazioni

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InpsROMA – L’Inps, Istituto nazionale di previdenza sociale, “si è posto l’obiettivo di completare, entro il 2026, un piano finalizzato a modernizzare e innovare i sistemi, attraverso la migrazione in ‘cloud’ del 75% del parco applicativo, avvalendosi di soluzioni di ‘private’, ‘public’ e ‘hybrid cloud’. Sicuramente non è facile, ma siamo convinti che, grazie all’accelerazione che fornirà il ‘3-I’, sarà possibile rafforzare ulteriormente la nostra funzione informatica nell’adottare nuove tecnologie, consentendoci, inoltre, di attrarre nuovi talenti che arricchiranno il patrimonio di competenze della Pubblica amministrazione”.

A renderlo noto è il direttore generale dell’Inps Vincenzo Caridi, oggi al Forum Pa, nella Capitale, aggiungendo che l’Istituto punta “sul ‘cloud’, perché consente di cogliere appieno le opportunità di innovazione tecnologica offerte dal mercato di abbattere il rischio operativo, di migliorare l’agilità del rilascio in produzione di micro-modifiche di adeguamento alle frenetiche riforme normative, di introdurre una logica di fruizione “a servizio” delle componenti trasversali, di accentrare tecnologie performanti ad un costo ridotto”, perciò, ha incalzato Caridi, “la strategia di migrazione al ‘cloud’ consentirà di rendere disponibile e utilizzabile l’enorme patrimonio di dati dell’Istituto, essenziali per il salto di qualità dei servizi”.