Intervista a Silvia Dotti, illustratrice poliedrica di libri e non solo …

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intervista silvia dotti

Mi auguro di poter proseguire su questa strada che mi sta dando tante soddisfazioni. Un cambiamento radicale ma che pian piano sta dando i suoi frutti.

La bravissima autrice e illustratrice lombarda Silvia Dotti racconta in questa intervista a cuore aperto com’è nato il suo sodalizio con la nota casa editrice ligure Tomolo-Edigiò. Ci ha inoltre parlato delle sue più grandi passioni e della sua eccellente poliedricità nelle illustrazioni sui più svariati materiali.

Silvia Dotti, una sopraffina autrice ma in primis illustratrice, sappiamo tutti che la tua collaborazione e il tuo sodalizio artistico sono più forti che mai con la casa editrice Tomolo Edizioni, raccontaci un po’ di come è avvenuto il vostro incontro e di come è stata sancita questa collaborazione…

Ho conosciuto Viviana in persona al Festival Inchiostro nel 2019 e ci siamo subito trovate. Siamo sulla stessa lunghezza d’onda e condividiamo la passione per i libri illustrati. Quindi quello che realizziamo lo facciamo sempre con molto entusiasmo. Con Edigiò avevo già pubblicato quattro titoli (La Curiosità e il Gatto, Babbo Natale e gli Elfi, La Principessa Sabra e il drago e Il Gallo Di Barcelos). Con Viviana ho pubblicato La Ballata di Fiordispino, e da lì è iniziata la nostra collaborazione. Sia Viviana (Tomolo Edizioni) che Elena (Edigò) hanno sempre accolto le mie proposte con entusiasmo, e alla fine, senza nemmeno accorgermi, quest’anno sono arrivata a dieci titoli pubblicati con loro.

Quale è un’opera del tuo vastissimo portfolio alla quale ti senti maggiormente legata e perché?

Indubbiamente “I segreti delle Signore di Avalon”. Ho sempre amato Avalon e i suoi miti fin da piccola, quando ho letto un libro che era di mia zia e che narrava le gesta dei cavalieri della Tavola Rotonda. Col tempo mi sono sempre sentita più legata ai personaggi femminili del ciclo arturiano, personaggi romantici ma allo stesso tempo complessi. Ho provato ad immaginarmi loro narrare la loro vita in prima persona. Cosa avrebbero scelto di narrare di sé stesse? Le illustrazioni del libro non nascono proprio con il libro, ma sono una raccolta di tutti i miei disegni che, nel corso degli anni, ho dedicato a questo tema a me molto caro. Quando Viviana ha accettato di pubblicarlo in una veste grafica così raffinata sono stata molto contenta e mi sono commossa. Quello è il libro che ho sempre desiderato realizzare e che tenevo nel cassetto da ben dieci anni!

Sappiamo inoltre che i tuoi splendidi disegni non vedono solo la luce sugli albi illustrati ma anche su oggettistica di diverso tipo, vuoi parlarcene un po’ a ruota libera?

Ho uno studio di pittura a Paullo (il paese in cui abito) e realizzo oggettistica di vario tipo. Generalmente tendo a riprodurre sui vari oggetti le mie illustrazioni. Dipingo borse, portafogli, magliette, tazze, oggetti in porcellana e vetro e dipingo su legno. L’anno scorso è stato l’anno delle borse, ho avuto diverse richieste di borse personalizzate con personaggi leggendari e letterari. Da Avalon, alla letteratura inglese vittoriana, a oggetti con ritratti veri e propri. Lavoro prevalentemente su commissione ma ho una vetrina dove espongo tutte le mie creazioni.

Che tecniche e che tipo di materiali impieghi in genere nella realizzazione di illustrazioni su oggettistica?

I materiali sono vari, si può dipingere praticamente su quasi tutto, basta utilizzare i colori giusti. Sulla stoffa utilizzo i colori appositi, che possono essere lavati tranquillamente in lavatrice senza che il disegno si scolori. Lo stesso vale per le porcellane, dove viene utilizzata la tecnica del terzo fuoco. I colori vengono cotti sulla porcellana e non vanno più via.

Un consiglio che ti senti di dare ai giovani artisti, che al giorno d’oggi sembrano essere veramente tanti, che intendono seguire la tua stessa strada professionale?

Credere sempre nelle proprie capacità e avere molta costanza e soprattutto molta pazienza. Purtroppo, viviamo in un periodo difficile e non è facile intraprendere una carriera di questo tipo. Ci vuole coraggio e determinazione e soprattutto non bisogna mai smettere di sognare.

E in ultimo che cosa ti auguri dal futuro più imminente?

Mi auguro di poter proseguire su questa strada che mi sta dando tante soddisfazioni. Un cambiamento radicale ma che pian piano sta dando i suoi frutti.