Lamorgese: “Siamo preoccupati per l’andamento in crescita degli sbarchi lungo le rotte del Mediterraneo”

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ROMA – “Siamo preoccupati per l’andamento in crescita degli sbarchi registrato ad aprile e a maggio lungo le rotte del Mediterraneo centrale e orientale. In questa fase è problematico fare una stima attendibile di quanti migranti potrebbero partire dai loro Paesi nei prossimi anni, anche se i dati elaborati dalle agenzie dell’Onu dopo la pandemia – circa 200 milioni le persone che soffrono la fame in 53 Paesi – possono fornire un quadro della complessità dei fenomeni con i quali già dobbiamo fare i conti”. Lo afferma il ministro dell’interno, Luciana Lamorgese, in un’intervista al quotidiano “La Repubblica”.

“Senza una risposta solidale, che va certamente coniugata con altre misure anche in materia di responsabilità, non credo che per l’Unione europea sia possibile governare un fenomeno complesso e strutturale come quello migratorio – dichiara ancora Lamorgese – Il 3 marzo il Consiglio europeo Affari Interni ha adottato all’unanimità una decisione storica con l’applicazione per la prima volta della direttiva per la protezione temporanea dei profughi in fuga dalla guerra. Il 3 marzo, dunque, è passata l’idea di un’Europa solidale che l’Italia e gli altri Paesi mediterranei invocano da sempre e che in questa circostanza è stata condivisa dai Paesi del gruppo di Visegrad”.