Letta: “Prezzi amministrati per l’energia, è emergenza nazionale”

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ROMA – Una proposta in 5 punti per affrontare l’emergenza dell’aumento dei costi dell’energia: l’ha illustrata il segretario del Partito Democratico, Enrico Letta, ospite di Radio 24. “E’ il tema principale della campagna elettorale, altrimenti ci troveremo con le aziende chiuse, disoccupazione e perdita di competitività”.

“Uno: mettere – ha spiegato – a livello nazionale un tetto al prezzo dell’energia in Italia, introdurre un regime di prezzi amministrati con il disallineamento tra i prezzi del gas e delle rinnovabili. Consentirà a imprese e famiglie di avere un prezzo calmierato e non soffrire per questi aumenti. Due: nuovo contratto ‘luce sociale’ per piccole e medie imprese e famiglie. Tre: raddoppio dell’intensità del credito d’imposta per compensare gli extra costi per le imprese, i prezzi amministrati hanno effetto in futuro, il problema sono gli extra costi arrivati adesso. Quattro: piano nazionale per il risparmio energetico, perché arriva un inverno molto complicato. Cinque: continuare con queste politiche per arrivare a un tetto europeo sul prezzo del gas e per l’incentivazione degli impianti di energie rinnovabili. Questa – ha concluso Letta – è la vera emergenza nazionale del nostro Paese, giusto che entri in campagna elettorale”.

Alla richiesta di precisare il significato del piano di risparmio energetico, se possa comportare un razionamento generalizzato, “per esempio – ha replicato il leader del Pd – c’è tutto il tema degli edifici pubblici, della spesa pubblica in materia di energia, abbisogna di un intervento che consenta di abbassare queste spese”.