L’inno per l’ambiente: Bella Ciao e la protesta contro il riscaldamento globale

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friday for futureLe toccanti note di Bella Ciao hanno accompagnato la mobilitazione internazionale del 15 marzo ‘Friday for Future’. La protesta contro il cambiamento climatico ha ormai un suo inno: gli accordi della canzone della Resistenza sono la base della colonna sonora dei cortei che hanno sfilato il 15 marzo in 150 Paesi per protestare contro la passività dei governi di fronte al cambiamento climatico.

Una canzone che rimane impressa subito nella memoria, grazie non solo alla sua forte ritmicità ma anche al suo andamento narrativo: questo caratterizza Bella Ciao, e la sua melodia si presta fortemente a una canzone di protesta che tratta un tema fondamentale di molti canti popolari, ovvero la libertà. La libertà di continuare a vivere sul nostro pianeta anche nei decenni e nei secoli futuri.

Come spiega Carlo Pestelli nel saggio Bella Ciao (2016), questa canzone ha infatti una coralità e un universalismo che la differenzia da altre canzoni della Resistenza, come ad esempio Fischia il Vento, che invece contiene espliciti richiami di parte. Rifunzionalizzata in chiave ambientalista, essa conserva il suo significato di lotta contro una prevaricazione.

La battaglia per la difesa del clima, attivata da giovani di tutto il mondo sul modello della protesta dell’attivista svedese Greta Thunberg, ha visto milioni di giovani scendere nelle piazze delle principali città , e denunciare l’assoluta incapacità degli attuali governi di fronteggiare la grave minaccia del cambiamento climatico.

La canzone, dal titolo ‘Sing for the climate’, nasce nel 2012 per iniziativa del regista e attivista ambientalista belga Nic Balthazar: nel dicembre 2018 gli studenti della scuola di Istanbul ‘Çevre Koleji’ hanno cantato e inciso la canzone iniziando poi a farla girare sul web. E venerdì 15 marzo è diventata, di fatto, l’inno ufficiale della protesta per la difesa dell’ambiente.

Il messaggio della canzone è la necessità di prendere coscienza del grave pericolo che minaccia il nostro pianeta e di agire con tempestività: “We need to wake up, we need to wise up”. Non è più possibile ignorare la realtà: “We have to open our eyes and do it now, now, now”.

A cura di Barbara Miladinovic