Si tratta di una presenza che sta rivoluzionando il lavoro in campagna dove – sottolinea la Coldiretti – il 70% delle imprese giovani opera in attività che vanno dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla vendita diretta, dalle fattorie didattiche agli agriasilo, ma anche alle attività ricreative, l’agricoltura sociale per l’inserimento di disabili, detenuti e tossicodipendenti, la sistemazione di parchi, giardini, strade, l’agribenessere e la cura del paesaggio o la produzione di energie rinnovabili.
Il risultato è che – continua la Coldiretti – a livello nazionale le aziende agricole dei giovani possiedono una superficie superiore di oltre il 54% alla media, un fatturato più elevato del 75 per cento della media e il 50% di occupati per azienda in più. L’agricoltura è tornata ad essere un settore strategico per la ripresa economica ed occupazionale con le campagne che – precisa la Coldiretti – possono offrire prospettive di lavoro sia per chi vuole intraprendere con idee innovative che per chi vuole trovare un’occupazione anche temporanea per fare una esperienza a contatto con la natura.
Le ore lavorate in agricoltura nel primo trimestre del 2019 – riferisce la Coldiretti – sono aumentate del 5,6% rispetto all’anno precedente, piu’ del doppio dell’industria (+2,6%) e oltre sei volte i servizi.
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