Salute

Lo studio: cellule staminali adipose contro il Covid-19

ROMA – Nuova speranza per la lotta al Coronavirus dalle cellule staminali adipose. E’ l’approccio descritto da Pietro Gentile, ricercatore e docente di Chirurgia plastica e ricostruttiva presso l’Università di Roma Tor Vergata, che descrive su ‘Aging Disease’ un protocollo applicativo, sulla base dell’esperienza di un gruppo di ricercatori cinesi, per la lotta al Covid-19 attraverso l’utilizzo di cellule staminali mesenchimali. Il punto di forza di questo approccio “è rappresentato dalla possibilità di somministrare ai pazienti una sospensione per via endovenosa e/o inalatoria (aerosol) di cellule staminali mesenchimali di derivazione adiposa, che attraverso le loro proprietà antinfiammatorie e immunomodulatorie, dimostrate scientificamente, aiutano a combattere gli effetti del virus”, si legge in una nota.

Lo studio europeo portato avanti da Gentile, anche con la partecipazione di Aris Sterodimas del Metropolitan General Hospital di Atene, e da poco pubblicato “illustra le procedure per lo sviluppo di specifici protocolli terapeutici di utilizzo delle cellule staminali adipose (Adipose derived stem cells – ASCs) anche attraverso il possibile impiego dei laboratori Gmp (Good Manufactoring Practices) presenti in Italia, per contrastare gli effetti del Covid-19 in quei pazienti che non rispondono alle terapie attualmente somministrate”. Questo approccio, secondo gli autori, “apre un nuovo scenario terapeutico che potrebbe consentire la donazione e l’utilizzo delle cellule presenti nel tessuto adiposo per terapie avanzate”.

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Redazione L'Opinionista

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