Lotta al covid-19, negli Usa parte la sperimentazione di un mix di farmaci

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Ridurre la mortalità da coronavirus può diventare possibile, spiega il virologo Guido Silvestri: verrà testata su più di mille pazienti la combinazione tra un antivirale e un farmaco per l’artrite reumatoide

ATLANTA ‒ Il virologo Guido Silvestri, scienziato italiano originario di Senigallia ma da anni docente alla Emory University di Atlanta, comunica che per combattere il covid-19 è partito ufficialmente il “primo trial clinico controllato in cui si valuta la combinazione di un antivirale, il remdesivir, con un immunomodulatore indicato nel trattamento dell’artrite reumatoide, il baricitinib (il gruppo di controllo riceverà remdesivir da solo)”.

Ad oggi non esistono terapie specifiche per il Covid-19. In attesa dello sviluppo di un vaccino, che richiede generalmente tempi lunghi, si sta fronteggiando l’emergenza pandemica tramite la riduzione dei contagi e la sperimentazione di farmaci in regime off-label, ovvero indicati per altre patologie.

E il dottor Silvestri ritiene che le terapie più promettenti contro il coronavirus siano quelle “a base di antivirali specifici, anticorpi monoclonali e/o plasma convalescente, e farmaci capaci di combattere la tempesta delle citochine”. Lo studio farmacologico, spiega, “coinvolgerà più di mille pazienti in 100 ospedali negli Usa e all’estero. Ricordo che il baricitinib è una molecola a somministrazione orale, con scarsi effetti collaterali. Teniamo le dita incrociate, perché stavolta ci potrebbe essere davvero un bell’effetto sulla mortalità da Covid-19”.