Lucca, scoperto falso chirurgo estetico dalla Guardia di Finanza

146

materiale medico sequestrato

Eseguito un decreto di sequestro preventivo, ex art. 321 c.p.p., di beni per circa € 100.000 nei confronti di un finto chirurgo estetico che, per anni, ha esercitato abusivamente l’attività medica

LUCCA – I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Lucca, su disposizione del G.I.P. del Tribunale di Lucca, hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo, ex art. 321 c.p.p., di beni per circa € 100.000 nei confronti di un finto chirurgo estetico che, per anni, ha esercitato abusivamente l’attività medica, effettuando numerosi interventi senza alcuna abilitazione.

Le indagini, condotte dalle fiamme gialle del Gruppo di Viareggio, sono state avviate nel febbraio del 2021, allorquando il finto chirurgo è stato colto in flagranza mentre stava operando all’interno di un centro estetico di Viareggio, intento ad effettuare delle iniezioni sottocutanee di botulino sulla fronte di una cliente.

Le successive indagini hanno consentito di identificare la vastissima clientela del finto chirurgo, oltre 200 persone, principalmente donne residenti in tutta la Toscana (Viareggio, Massarosa, Camaiore, Pietrasanta, Forte dei Marmi, Massa, Lucca, Barga, Piano di Coreglia, Pescia, Montecatini, Fucecchio, Santa Croce sull’Arno ed altri), ma anche nelle province di Milano e di Reggio Emilia.

Sono stati, inoltre, individuati altri 4 soggetti che procacciavano clienti e organizzavano gli appuntamenti, mettendo anche a disposizione abitazioni, uffici o centri estetici. In svariate occasioni, l’indagato è risultato aver effettuato le prestazioni sul divano di alcune abitazioni, sul lavatesta di saloni di parrucchiera o addirittura all’interno di uno studio di un commercialista, senza adottare alcun tipo di precauzione igienico – sanitaria. Dalle indagini è emerso che, dal 2016 al 2021, il finto medico ha eseguito centinaia di prestazioni, che non si sono interrotte nemmeno nel periodo di emergenza sanitaria da Covid-19. Il prezzo pattuito variava dai 150 ai 300 euro, pagati esclusivamente in contanti.

Nel corso delle investigazioni è emerso, altresì, che l’indagato ha comunicato all’ufficio anagrafe del Comune di Viareggio, all’atto del rilascio della carta d’identità, di essere medico chirurgo e per ciò è stato ravvisato anche il falso ideologico commesso dal privato in atto pubblico.

Sulla base delle ipotesi investigative così delineatesi, fatte salve le successive valutazioni di merito, il GIP del Tribunale di Lucca – accogliendo la richiesta avanzata dal Sostituto Procuratore della Repubblica titolare delle indagini – ha emesso il provvedimento cautelare eseguito in questi giorni dai militari del Corpo, pari a circa 100.000 euro dell’illecito profitto ricostruito, sottoponendo a sequestro denaro contante, disponibilità bancarie, gioielli in oro e orologi di lusso (marca ROLEX, ZENITH, PATEK PHILIPPE, LONGINES), nonché una carta d’identità attestante falsamente la professione medica e strumentazione varia utilizzata per l’esecuzione di interventi di chirurgia estetica.

Nella circostanza è stato notificato anche l’avviso di conclusione delle indagini preliminari nei confronti di tutti gli indagati.

L’operazione sviluppata dalla Guardia di Finanza testimonia l’impegno del Corpo nell’azione di contrasto ai fenomeni illeciti economico – finanziari più gravi e insidiosi che, come in questo caso, rappresentano anche un grave rischio per la salute dei cittadini, garantendo, parallelamente, sempre il perseguimento degli obiettivi di aggressione dei patrimoni dei soggetti che si sono indebitamente arricchiti per effetto delle condotte illecite.