LuganoMusica: dal 22 settembre la seconda stagione 2016/2017

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Grandi nomi e novità di spicco presso il quartier generale del LAC

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LUGANO – Dopo il debutto dello scorso anno, che ha registrato spesso il tutto esaurito, LuganoMusica riparte dal 22 settembre 2016 presso il quartier generale del LAC.

Autentica cittadella ticinese della cultura, il LAC si è affermato in breve tempo come una delle sale da concerto più versatili d’Europa, grazie alle sue caratteristiche tecniche ed acustiche, capaci di esaltare la qualità del suono di ogni tipo di formazione, dal solista alla grande orchestra, dagli strumenti barocchi all’elettronica, fino alla voce umana.

Con la sua ampia offerta distribuita da settembre a giugno ed articolata in numerosi cicli ed eventi, la seconda stagione di LuganoMusica è ricca di artisti di primissimo livello che il direttore artistico Etienne Reymond, al suo quarto anno di lavoro a Lugano, ha chiamato al LAC.

Il concerto inaugurale della seconda stagione di LuganoMusica al LAC è legato da un filo rosso al cartellone dell’edizione precedente: torna infatti il grande direttore Charles Dutoit alla testa della Royal Philharmonic Orchestra, per proseguire il ciclo pluriennale dedicato ai capolavori di Igor Stravinskij.

Dopo Petruška, è la volta della Sagra della Primavera. Nella serata del 22 settembre inoltre, LuganoMusica propone uno dei più interessanti pianisti francesi della nuova generazione, Bertrand Chamayou, impegnato nel Quinto Concerto di Saint-Saëns.

Tra i virtuosi in cartellone spiccano Maurizio Pollini e Julia Fischer, che sarà la nuova artist in residence, protagonista di ben tre appuntamenti – in uno dei quali si presenterà perfino nell’inedita veste di pianista. Gli altri nomi importanti sono davvero moltissimi: da Isabelle Faust a Nicholas Angelich, da Boris Berezovskij ad Alexandre Tharaud, da Arcadij Volodos’ a Renaud Capuçon e Daniel Müller-Schott.

Fra i direttori d’orchestra si segnalano giganti come Jurij Temirkanov, Ton Koopman, Bernard Haitink, Iván Fischer, Antonio Pappano e maestri più giovani come il trentenne inglese Nicholas Collon, senza dimenticare il direttore stabile dell’OSI, l’orchestra di casa, Markus Poschner.

Grande spazio è dato nell’edizione 2016/2017 alla musica contemporanea: spiccano nel calendario il récital pianistico di Pierre-Laurent Aimard con pagine di Messiaen e Kurtág e due giornate monografiche al Teatrostudio – con conferenze, proiezioni e un grande concerto – dedicate rispettivamente al francese Henri Dutilleux (per il centenario della nascita) e all’ungherese György Kurtág.

La musica elettronica ed elettroacustica è invece protagonista del progetto EAR-ElectroAcusticRoom, in collaborazione con il Conservatorio della Svizzera italiana. Prosegue anche LateNight Modern, in partnership con OggiMusica, un’iniziativa sperimentata lo scorso anno con successo, che prevede la rilettura in chiave contemporanea, al termine di alcuni concerti in cartellone, di pagine dei secoli passati.

Molte le novità di queste seconda stagione, come la scelta di gettare un ponte verso il mondo dell’opera lirica, presentando in forma di concerto la Bohéme di Puccini diretta da Gianandrea Noseda, in collaborazione con il Teatro Regio di Torino. Di nuova ideazione gli incontri intitolati “Quello che avete sempre voluto sapere sulla musica ma non avete mai osato chiedere”, cinque momenti pre-concerto condotti da Enrico Parola e dal direttore artistico Etienne Reymond, durante i quali il pubblico potrà conoscere meglio gli artisti ospiti e i capolavori presentati nella serata, saziando ogni tipo di curiosità musicale.