“Questa detenzione illegittima – ricorda D’Alema – ha escluso Lula dalla lotta politica e da una contesa presidenziale che probabilmente avrebbe vinto. Rimane ora aperta la battaglia sul piano legale perché in appello venga cancellata la sentenza con la quale egli è stato condannato senza alcuna prova e a conclusione di un processo farsa che ha suscitato lo sdegno dei giuristi di tutto il mondo”.
“A riprova della faziosa parzialità e delle persecuzioni cui è stato sottoposto Lula c’è il fatto che il giudice che lo ha condannato è diventato poi ministro della destra brasiliana. Ora il Brasile – conclude D’Alema – torna sul cammino della democrazia e dello Stato di diritto e il popolo brasiliano torna ad avere in azione il suo leader più prestigioso, l’uomo che ha combattuto la povertà e la diseguaglianza e che ha fatto compiere al suo Paese uno straordinario passo in avanti. Sono convinto che la sinistra e tutti i democratici italiani continueranno ad essere al fianco di Lula e del popolo brasiliano”.
L'Opinionista® © 2008-2023 Giornale Online
Testata Reg. Trib. di Pescara n.08/08 dell'11/04/08 - Iscrizione al ROC n°17982 del 17/02/2009 - p.iva 01873660680
Pubblicità e servizi - Collaborazioni - Contatti - Redazione - Network -
Notizie del giorno -
Partners - App - RSS - Privacy Policy - Cookie Policy
SOCIAL: Facebook - Twitter - Instagram - LinkedIN - Youtube