“Madreselva”, il nuovo romanzo di Giuseppe M. Gnagnarella

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ROMA – Arriva nelle librerie il nuovo romanzo del giornalista Giuseppe M. Gnagnarella. Si tratta di “Madreselva” (Edizioni Kirke), una nuova avvincente storia scritta dal noto giornalista, già corrispondente Rai e volto noto della tv. Il libro sarà presentato lunedì 8 novembre, alle ore 19, al Reale Circolo Canottieri Tevere Remo (Lungotevere in Augusta, 28). Interverranno la giornalista Silvia Guidi, l’avvocato Piero Sandulli e il componente dell’Accademia Nazionale dei Lincei, Louis Godart. A moderare l’incontro sarà il responsabile di Rai Quirinale, Andrea Covotta.

Dopo i primi due romanzi – “Rendez-vous. Saint Germain, dove batte il cuore di Parigi” (2016) e “La ragazza con l’accendino” (2017) – dai sapori francesi, l’autore torna in Italia. “Madreselva” – questo il titolo scelto per la nuova opera – è un lungo viaggio attraverso le vicende del “bel paese”, dal 1943 sino ai giorni nostri. Per l’autore si tratta del terzo romanzo che si inserisce nel filone “storico” iniziato con “1978 – L’anno che ha cambiato la Repubblica” e che si è sviluppato fino al più recente “La sposa contesa – Viaggio nell’ultima Intifada”. Anche questo libro di Gnagnarella esce per Kirke, una casa editrice indipendente, con cui Gnagnarella ha avviato una proficua collaborazione.

“Madreselva” è ambientata in Italia a partire dagli anni ’50 per arrivare ai giorni nostri. La protagonista del romanzo è Irene, una donna normale, straordinaria nella sua normalità. Sa vivere i suoi anni, dal 1946 ai giorni nostri, facendoli diventare passo dopo passo la chiave di lettura del futuro. Una donna moderna che sceglie di impegnarsi nel lavoro vincendo un concorso in banca pur potendo vivere di rendita, che sceglie l’amore affrontando occhiate di rimprovero, che sceglie la famiglia investendo così nella crescita sociale e culturale.

Una donna come le tante altre, emigrate negli anni ’50 dal sud al nord Italia, che obbligano i figli ad andare a scuola e i mariti a risparmiare intuendo che dalla cultura e al risparmio sarebbero venuti progresso e modernità. Una donna che non ha paura di andare controcorrente restando “Angelo del focolare”, una donna capace di soffrire in silenzio ma di essere leader, in parrocchia come in famiglia come nella guida dei figli. Una donna, come tutti gli uomini e le donne che hanno ricostruito e lanciato nel futuro la migliore Italia.