“Mal di plastica”, la nuova inchiesta di PresaDiretta

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ROMA – “Mal di plastica”, in onda lunedì 13 marzo alle 21.20 su Rai3, è un viaggio di PresaDiretta nel mondo della plastica. Per la prima volta gli scienziati hanno trovato plastica nel sangue umano. Una notizia shock. Mentre la battaglia contro l’uso della plastica incontra forti opposizioni, a livello globale i rifiuti sono più che raddoppiati negli ultimi 20 anni. Come ridurre la plastica usa e getta? E quanto si può riciclare davvero la plastica? Meglio il riuso o il riciclo? Un viaggio per capire che fine fanno i nostri rifiuti di plastica che la Turchia dovrebbe riciclare.

La plastica è un materiale che ha cambiato la nostra vita e non potremmo più farne a meno, peccato che quasi la metà degli oggetti di plastica siano monouso: hanno una vita brevissima nelle nostre mani, ma eterna nell’ambiente. Vivono solo un attimo e inquinano per sempre. E la plastica, prodotta per il 98% dal petrolio, inquina fin dall’inizio del suo ciclo di produzione. Lo chiamano: l’inquinamento silenzioso. Cosa fanno per arginare il fenomeno le industrie che producono e lavorano le materie plastiche?

E dove va a finire la plastica che noi differenziamo ogni giorno? A livello mondiale quasi il 90% della plastica non viene riciclata e finisce per essere bruciata o in discarica. Come facciamo allora noi consumatori a scegliere i prodotti giusti e aiutare la filiera del riciclo? L’Europa ha recentemente proposto un regolamento con obiettivi ambiziosi: ridurre del 15 per cento i rifiuti entro il 2040, imballaggi completamente riciclabili entro il 2030 e ha chiesto agli Stati di impegnarsi di più sul riuso. E subito sono cominciate le polemiche, meglio il riciclo o il riuso?

PresaDiretta è andata in Turchia, Paese che è diventato uno dei principali importatori di rifiuti di plastica europei da quando la Cina ha chiuso le frontiere a questo prodotto nel 2018. Un viaggio dell’orrore: discariche illegali a cielo aperto, nelle campagne, tra le case, bambini che lavorano nella raccolta dei rifiuti, incendi dolosi che creano nubi di diossina, terra acqua e aria sempre più inquinate.

E gli effetti sulla nostra salute? Un gruppo di ricercatori ha scoperto che la plastica è arrivata fin dentro il corpo umano e che ci scorre letteralmente, nelle vene. Sono le microplastiche, piccolissimi frammenti anche di millesimi di millimetro, che ormai respiriamo perché sono presenti nell’aria e assumiamo attraverso la catena alimentare. Tracce di microplastiche sono state trovate nei nostri organi come i polmoni e nel sangue.

Come difenderci? Ci sono paesi che hanno già intrapreso strade efficaci. PresaDiretta è andata in Francia, il primo paese europeo che ha dichiarato guerra alla plastica monouso con una legge per l’economia circolare molto ambiziosa, che mira a vietare tutta la plastica usa e getta entro il 2040. E in Norvegia, per vedere come funziona il “sistema di deposito cauzionale”, considerato il migliore del mondo per il recupero e il riciclo delle bottiglie in plastica e le lattine in alluminio.