Manovra, verso l’abbassamento del Pos a 30 euro

50

ROMA – Abbassamento a 30 euro della soglia per i pagamenti senza obbligo di Pos. Possibilità di ridurre a sette mesi, invece che otto, l’erogazione nel 2023 del reddito di cittadinanza agli abili al lavoro per liberare risorse da destinare all’aumento delle pensioni basse. Sono queste, secondo quanto ha riferito Roberto Pella, deputato di Forza Italia e uno dei relatori alla manovra, alcuni degli interventi che la maggioranza starebbe valutando per il disegno di legge di bilancio.

“L’abbassamento della soglia a 30 euro per l’utilizzo del POS è un’ipotesi allo studio. La stessa presidente Meloni – ha spiegato Pella intervenendo a Radio 24 – aveva parlato a noi relatori e ai capigruppo di questa trattativa che lei stessa ha portato avanti con l’Europa. La possibilità di scendere ci è stata richiesta”. Quanto al taglio del reddito di cittadinanza dopo sette mesi, anziché dopo otto mesi come prevede il testo del disegno di legge di bilancio, è un’ipotesi che governo e maggioranza stanno valutando, ha spiegato il relatore aggiungendo che la questione è stata affrontato anche nella riunione di ieri tra governo e maggioranza.

“E’ un tema che non abbiamo ancora definito, potrebbe essere molto probabile – ha spiegato Pella – perché questo consentirebbe di liberare ulteriori risorse per circa 200 milioni che ovviamente andrebbero ad aggiungersi a quelle già previste nella manovra e a quelle che sono anche a disposizione del Parlamento, per dare risposte molto concrete a temi di interesse per tutti i gruppi parlamentari. In modo particolare al sostegno alle forze dell’ordine, a tutte le richieste che arrivano dal Ministero della Giustizia e dal Ministero dell’Agricoltura, alla decontribuzione per i giovani assunti. Soprattutto c’è anche la richiesta della Cisl di poter fare una rivalutazione delle pensioni fino a 4-5 volte il minimo”.

Pella ha anche illustrato il possibile timing dell’esame della manovra in Commissione bilancio alla Camera. Il maxiemendamento del Governo è atteso “entro la giornata di domani. Sarà poi firmato da noi relatori e quindi diventerà un emendamento dei relatori”. Entro le ore 14 di sabato, ci sarà tempo per la presentazione dei subemendamenti per poi iniziare le votazioni. I lavori della Commissione andranno avanti presumibilmente per tutta la giornata di domenica per concludersi con il mandato al relatore “nel primissimo pomeriggio di lunedì tra le 12 e le 14, perché altrimenti diventa impossibile andare in Aula il giorno successivo”.