Mattarella elogia lo spirito critico delle università italiane

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REGGIO EMILIA – All’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università di Modena e Reggio Emilia è stato commemorato Marco Biagi, il giuslavorista assassinato vent’anni fa dalle Nuove Brigate Rosse. Un ricordo particolarmente gradito al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, presente alla cerimonia che quest’anno coincide con i venticinque anni da quando Modena e Reggio Emilia hanno deciso di mettersi in “rete” per costituire un’unica università. Una formula “innovativa” e “felice”, secondo il Capo dello Stato che nel suo breve intervento al Teatro Valli di Reggio Emilia ha richiamato la preziosità del ruolo delle università per il paese.

“Vi è bisogno di quanto le università presentano e consegnano alla società – ha detto Mattarella – la trasmissione della conoscenza, il continuo avanzamento nella conoscenza e i continui orizzonti della conoscenza che vengono perseguiti e consegnati. La trasmissione dello spirito critico, garanzia della libertà di insegnamento, della libertà di pensiero e motore della ricerca. Tutto questo – ha aggiunto il capo dello Stato – sottolinea quanto sia importante e prezioso nel nostro paese il ruolo della costellazione dei nostri atenei”.

Mattarella si è quindi rivolto ai giovani che “meglio degli anziani possono comprendere il nuovo ritmo che presenta la convivenza umana”. E ha aggiunto: “La transizione non è più immaginabile, come nei secoli passati, come il passaggio da una lunga stagione stabile e consolidata ad un’altra altrettanto lunga, stabile e consolidata. Ma in realtà i mutamenti così veloci e profondi che intervengono costantemente fanno sì che il tempo e la transizione sia costante, si tratti di un cammino costante di avanzamento e adeguamento”.