Al primo posto della classifica delle 100 donne più influenti, per il suo ruolo durante la guerra in Ucraina e per la gestione della pandemia, c’è la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen: “La sua influenza è unica, nessun’altra donna in classifica fa politica per conto di 450 milioni di persone”.
Tra le prime 10 donne ci sono al secondo posto la presidente della Bce Christine Lagarde; la vicepresidente Usa Kamala Harris al terzo; l’amministratore delegato di General Motors Mary Barra al quarto; l’amministratore delegato della società di investimento americana Fidelity Investments Abigail Johnson al quinto; l’imprenditrice ex moglie di Bill Gates, Melinda French Gates, al sesto; l’autrice di best sellers Karen Lynch all’ottavo posto; l’amministratore delegato (CEO) di Accenture Julie Sweet al nono e la presidente di Citigroup Jane Fraser al decimo. A rappresentare le manifestanti iraniane nella classifica di quest’anno c’è simbolicamente Mahsa Amini, la giovane curda morta a settembre dopo l’arresto per non aver indossato correttamente il velo e la cui morte ha scatenato un’ondata di proteste senza precedenti in Iran.
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