Migranti e lavoro, Lamorgese: “Ampliamo i flussi con più stagionali”

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ROMA – Il rischio di “un’emergenza umanitaria con un aumento dei flussi migratori alle frontiere d’Europa”, difficile da governare per la Ue “senza una risposta solidale comune”. Così, alla vigilia del vertice di Venezia in cui i ministri dell’Interno dei Paesi del Mediterraneo chiederanno all’Europa di estendere ai flussi dal Mediterraneo il patto di solidarietà applicato ai profughi ucraini, il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, annuncia a Repubblica l’ampliamento di canali d’ingresso legali in Italia: “Il governo è al lavoro per varare il prossimo decreto flussi che dovrà tenere conto delle crescenti esigenze di vari comparti economici”.

“Le migrazioni mosse da fattori economici e climatici – sottolinea – non si possono cancellare ma possono essere governate anche ampliando i canali d’ingresso legali con quote di stagionali e di manodopera specializzata di cui, tra l’altro, hanno bisogno le economie europee. L’Europa non può immaginare di poter accogliere tutti i migranti economici che intendono mettersi in viaggio dall’Africa e da alcuni Paesi asiatici. Per questo la Ue deve rapidamente intensificare i suoi sforzi per predisporre un piano basato sui partenariati strategici per sostenere la stabilità sociale e lo sviluppo economico dei Paesi di origine e di transito dei flussi migratori”.

“Le Nazioni unite e la Ue, con l’appoggio dei principali leader europei a partire dal presidente Draghi – aggiunge – stanno mettendo in campo il massimo sforzo diplomatico con la Russia e con l’Ucraina per tentare di sbloccare il grano fermo nei porti del Mar Nero e scongiurare la gravissima crisi alimentare globale che rischia di colpire i Paesi più poveri. Bisogna agire in fretta, altrimenti ci troveremo di fronte ad un’emergenza umanitaria con un aumento dei flussi migratori diretti verso le frontiere della Ue”.