Napoli: trasporti, scuola e cultura nel piano 2022 di Manfredi

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NAPOLI – A 70 giorni dall’insediamento a Palazzo San Giacomo è già tempo di bilanci per Gaetano Manfredi. Il punto di fine anno è l’occasione anche per tirare le somme di questo inizio di consiliatura con un rapido sguardo ai due mesi alle spalle e un altro, più approfondito, a quello che verrà nel 2022. “Sarà un anno importante per la città” spiega il sindaco di Napoli in conferenza stampa al Maschio Angioino dove idee e progetti vengono chiamati a raccolta e messi a sistema nell’attesa dell’approvazione definitiva della Finanziaria che porterà in dote alla città quel provvedimento di sostegno necessario per garantirne l’operatività. “Ci darà l’opportunità di affrontare in maniera radicale il tema del debito e della ristrutturazione della situazione finanziaria del Comune” premette Manfredi, ricordando ancora una volta la precondizione necessaria prima di poter parlare di ogni tipo di progetto orientato all’avvenire. Passa da Roma l’atto che servirà ad assicurare “nuove prospettive di crescita”.

“La nostra grande sfida, un progetto pluriennale fatto di concretezza, di rinnovamento degli spazi della città ed efficientamento dei servizi”. Aspettando le risorse (ci sono sul piatto anche quelle del Pnrr) il Comune di Napoli non vuole farsi trovare impreparato. Ed ecco che arriva un dettagliato menu per l’anno nuovo, ricco di buoni propositi e innovazioni. Dai trasporti al decorso urbano, passando per giovani, welfare, turismo e cultura. Anche se il primo tema toccato dal sindaco è “scuola e verde”: “Una task force sta preparando i progetti per accedere alle risorse, pronto un programma di ristrutturazione degli edifici scolastici e degli spazi verdi”, afferma Manfredi che punta forte sulla continuità educativa e annuncia iniziative in tal senso con la collaborazione di Prefettura, Curia e Ministero della Pubblica Istruzione.

“Serve un piano educativo straordinario per cercare di recuperare i tanti danni portati dalla pandemia, soprattutto sulla dispersione scolastica, che hanno aggravato una situazione già critica in una città come Napoli fatta di tante marginalità”. La pavimentazione di circa 50 strade “che verranno riasfaltate per combattere il degrado del manto stradale” apre il nodo viabilità: “Riaprire la Funicolare di Mergellina e cominciare l’esercizio della Linea 6 che è in fase di completamento” sono i due obiettivi fissati dall’ex Rettore dell’Università Federico II, il quale ricorda la necessità di “mettere in funzione i 10 treni della Metropolitana” per alimentare una frequenza corse che viaggia a “ritmi da treno regionale”.

Mentre i giovani che arrivano dal concorsone regionale hanno cominciato a dare un po’ di carburante alla macchina amministrativa, il sindaco pensa a un bando da 400 unità per rinfoltire le maglie di Asia. E’ il momento di affrontare il delicato tema immondizia: “C’è bisogno di forza lavoro, ma serve anche un’organizzazione che completi il ciclo dei rifiuti perché una moderna azienda non può occuparsi solo di raccolta e spazzamento” dice Manfredi che punta a “ridurre i costi di smaltimento dell’umido”. “Oggi paghiamo 160 euro a tonnellata, con il nuovo impianto di Ponticelli passeremo a 40 euro a tonnellata” sostiene il sindaco che invece parla di “problema drammatico” riferendosi “all’emergenza dei senza fissa dimora che si sono moltiplicati”.

“Dobbiamo aumentare i posti presso le strutture di accoglienza e ridare decoro alla città”. Una città che oltre al welfare e ai giovani deve pensare anche a essere “più attrattiva per gli investimenti”. Così almeno la vorrebbe la sua fascia tricolore che chiede “più gru e meno ponteggi” riferendosi ai progetti di trasformazione urbana fermi da anni in attesa di essere sbloccati. In chiusura si parla di “rimettere in funzione o riqualificare gli impianti sportivi per renderli tutti operativi” e “di sfruttare meglio le potenzialità turistiche di Napoli con un programma di valorizzazione”. Bisogna “tutelare gli spazi” a partire dal centro storico che “deve mantenere la sua identità”.

L’ultimo tassello del puzzle è la cultura. Argomento particolarmente caro al sindaco che due mesi fa, al momento di delineare il quadro degli assessorati, decise di tenere per sé la delega. “Lavoriamo intensamente per definire le linee guida di un piano culturale per Napoli: sarà pronto in primavera e riguarderà i prossimi 5 anni” annuncia Manfredi che anticipa alcuni contenuti come “il tema della strategia di gestione dei siti comunali” e “le iniziative legate all’industria dell’audiovisivo”. Un grande progetto riguarderà le biblioteche comunali. “Non saranno più intese come posti dove vai a prendere un libro e basta. Diventeranno – chiosa il sindaco – luoghi di aggregazione, di incontro tra associazioni e di creazione di cultura”.