Questo è il risultato di una crescita importante soprattutto nelle regioni del Sud a partire dalla Puglia che, stando a dati ancora provvisori, sembra aver superato la soglia delle 200 mila di tonnellate. Anche per Sicilia e Calabria si è tornati su livelli normali, così come in Abruzzo. Nel Centro Italia, soprattutto in Toscana e Umbria, la crescita è stata particolarmente contenuta perché la siccità ha limitato fortemente il recupero rispetto all’anno precedente.
È andata decisamente meglio nel Lazio e nelle Marche. A livello di prezzi, La tendenza flessiva ha investito anche l’Italia. Nei primi sette mesi dell’anno la riduzione media dei listini dell’extravergine è stata pari al 29%, passando dai 5,86 euro al chilo come media di gennaio-luglio 2017 ai 4,18 euro dello stesso periodo del 2018. E’ ancora molto presto per azzardare stime numeriche ma, nel frattempo, l’Ismea ha fatto una prima ricognizione sullo stato degli oliveti.
Peseranno i danni da gelate sia nel Nord della Puglia che nel Centro Italia e a questo si aggiunge che il clima si questi ultimi tempi con piogge frequenti e caldo umido tiene alta l’attenzione dei produttori rispetto agli attacchi di mosca.
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